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Cronaca Spresiano

Lite furibonda davanti alla discoteca, 27enne condannato

L'uomo, di origine marocchina, era accusato di aver lanciato, il 21 agosto del 2014, un grosso oggetto in testa al fidanzato della sua ex, facendolo svenire. Assoluzione invece per un 29enne: non c'è la prova che quella notte si trovasse fuori dal locale notturno

Erano accusati di lesioni personali aggravate, procurate di fronte alla discoteca "Odissea" di Spresiano a due clienti del locale. Il motivo? Una ragazza, ex di uno degli imputati e che al tempo dei fatti, il 21 agosto del 2014, era invece la compagna di una vittima dell'agguato. Per il 27enne M.B. e il 29enne R.C., entrambi di origine marocchina e residenti a Spresiano, oggi, venerdì 16 luglio, è stato il giorno della sentenza. Un anno la pena inflitta al primo, recentemente condannato anche per resistenza e lesioni e che risulta irreperibile, mentre il secondo è stato assolto con la formula dubitativa: non vi è infatti la certezza che fosse effettivamente presente nel momento in cui si sono svolti i fatti.

R.C. lo aveva sempre detto: «Io non c'ero, di quel pestaggio non so nulla». Era stato chiamato in causa proprio dalla ex di M.B., che in aula aveva detto che i due erano molto amici e che giravano sempre insieme. Il 29enne sarebbe stato al volante dell'auto con la quale il 27enne si sarebbe poi allontanato dalla discoteca piuttosto su di giri, dopo aver aver lanciato un oggetto molto pesante a uno dei due italiani, che cadeva svenuto riportando una vasta ferita alla testa e alcune ferite lacero-contuse alle labbra, e aver preso a calci e pugni l'altra vittima, finendo così la discussione cominciata all'interno del locale notturno.
     

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