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Cronaca Spresiano

Sponsorizzazioni col "trucco", presidente di volley condannato

Si tratta del patron dell'UnionVolley di Spresiano, società dilettantistica di pallavolo femminile. Un anno e un mese, pena sospesa, per l'uomo che è stato trovato colpevole per fatture di fatto inesistenti. La difesa ha già preannunciato il ricorso in Appello

Era stato chiamato a giudizio nel 2017 con un decreto penale che lo condannava a 3 mesi di reclusione o, in alternativa, al pagamento di una ammenda. Il reato era falsa fatturazione in relazione ai soldi versati da una ditta di spumanti di Valdobbiadene che, a fronte del pagamento delle spese di sponsorizzazione sportiva, avrebbe richiesto e soprattutto ottenuto la retrocessione di una parte di quanto pagato. Documenti contabili, in sostanza, inestitenti. Oggi, 7 ottobre, il presidente della Union Volley Spresiano, formazione dilettantistica di pallavolo femminile, è stato condannato a 1 anno e 1 mese di reclusione (pena sospesa) e varie interdizioni. La Procura aveva in realtà chiesto l'assoluzione in quanto tutte le spese che si ipotizzavano fittizie e sostenute dalla società sarebbero state tracciate. Ma il giudice ha stabilito diversamente.

«Evidentemente  - dicono i difensori dell'uomo, gli avvocati Simone Giglielmin e Eva Baggio - le prove che abbiamo portato non sono bastate e il giudicante ha deciso in autonomia, peraltro superando la consulenza tecnico-contabile della difesa senza neppure disporre perizia. Chiaramente faremo appello. Confidiamo nel processo di secondo grado e soprattutto nella giurisprudenza stratificatasi in materia, in forza della quale le presunzioni (di rilevo tributario) non trovano cittadinanza nel processo penale e, altresì, gli accertamenti concernenti i delitti tributari devono manifestarsi in concreti interventi degli organi inquirenti, non essendo sufficienti mere ricostruzioni ipotetiche e astratte».

Il caso era stato scoperto nel corso di un accertamento fiscale fatto dalla Guardia di Finanza presso la casa vinicola nel 2016. La Union Volley ha una squadra seniores che milita nella Prima Divisione provinciale ma soprattutto,  tra il 2010 e il 2015 (per i fatti dal 2010 al 2011 è scattata la prescrizione), aveva come sponsor l'azienda di Valdobbiadene. Erano cinque le fatture "incriminate", tutte di un importo pari a 15 mila euro, per le quali la ditta avrebbe richiesto di riavere, ovviamente in "nero", una percentuale che oscillerebbe intorno al 30%, al fine di realizzare una evasione dell'imposta sui redditi e sul valore aggiunto. A svelare il meccanismo sarebbe stata una contabilità "parallela" dello sponsor, che avrebbe riguardato una quindicina di società coinvolte, tra squadre di campionati minori e anche aziende che svolgevano attività di promoter.

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