Bimbo di 4 anni muore nello schianto, indagata la madre
La Procura di Treviso ha iscritto la mamma, una donna di 34 anni al volante dell'auto, nel fascicolo che è stato aperto sulla tragedia al piccolo, accaduta sabato scorso, 11 febbraio, a Visnadello, lungo la Pontebbana. L'accusa è quella di omicidio stradale. Le cause dell'incidente sarebbero da attribuire ad un colpo di sonno della guidatrice
Dopo la tragedia gli inevitabili strascichi giudiziari. A 48 ore dal tragico incidente in cui è morto suo figlio, di 4 anni e mezzo, la madre, una 34enne della Repubblica Ceca e compagna di Moreno Bressaglia, conosciuto per essere il gestore del «Caffè delle rose» di piazzale Burchiellati e per aver avviato il «Bacaro Mystanki» a Roncade, è stata iscritta nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio stradale. La Procura non procederà all'autopsia sul corpo del bambino, morto poco dopo il tragico schianto avvenuto intorno alle 14 di sabato 11 febbraio lungo la Pontebbana, all'altezza di Visnadello, non distante dal supermercato Dipiù.
Sarebbe stato un colpo di sonno a causare la tragedia: Nicole, questo il nome della madre, aveva infatti trascorso insonne la notte precedente, ad accudire il figlio, a causa di una bronchite e poi la mattinata presso il pronto soccorso. Per il piccolo, la cui famiglia è molto conosciuta a Spresiano e che viaggiava regolarmente agganciato con le cinture al seggiolino fissato al sedile, non c'è stato nulla da fare. I primi soccorritori hanno tentato a lungo di salvarlo, praticandogli anche il massaggio cardiaco, ma non hanno potuto far nulla per salvargli la vita.
L'incidente è avvenuto in un tratto rettilineo della Pontebbana: l'auto, una Bmw X1, in base a quanto ricostruito dai carabinieri anche con l'ausilio di alcuni testimoni oculari, è sbandata verso destra e a fortissima velocità centrando un cartello stradale e terminando la propria corsa contro un platano a bordo della carreggiata. Nicole si è salvata per miracolo dato che il mezzo si è letteralmente disintegrato. Tra le lamiere contorte, invece, il piccolo Eduard. La donna e il marito sono tornati a casa dall'ospedale nel pomeriggio di oggi, 13 febbraio.
