No alle pellicce, blitz degli animalisti in un negozio di Castelfranco
Nella notte tra lunedì e martedì alcuni attivisti del gruppo Centopercentoanimalisti hanno affisso manifesti di protesta alla vetrina della pellicceria di via della Cerva
Alle soglie della stagione fredda gli attivisti del gruppo Centopercentoanimalisti hanno deciso di organizzare un'azione dimostrativa contro il commercio di pellicce, la notte tra lunedì 28 e martedì 29 ottobre a Castelfranco Veneto. A essere presa di mira una pellicceria di via della Cerva.
"L'industria delle pellicce è uno dei più infami e crudeli momenti di sfruttamento, sevizie e uccisione di animali - spiega in una nota il gruppo che ha rivendicato il blitz notturno - Milioni di animali vengono fatti nascere, vivere pochi mesi in condizioni allucinanti e uccisi in modo atroce. E senza neppure il falso alibi della necessità alimentare o del vestire, poiché le pellicce nel nostro clima sono orpelli inutili indossati e comprati solo per vanità. Ma allevatori e pellicciai, e molti stilisti privi di idee, oltre ai clienti ignoranti e privi di coscienza, non si curano del dolore e della morte che provocano; interessati solo al profitto i primi, e ad apparire gli altri".
Alla vetrata del negozio castellano, che si occupa anche della conservazione e dell'adattamento di capi, gli animalisti hanno affisso uno striscione che recitava: "Si sente da fuori l'odore del sangue! No pellicce! Vergogna!".
Centopercentoanimalisti "inaugura" così la stagione invernale e promette: "La nostra lotta avrà fine solo al definitivo tramonto di questa moda barbara".