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Cronaca Paese

Sul rogo di Castagnole si allunga l'ombra di un secondo uomo

Secondo il consulente della difesa, che ha deposto nell'udienza di oggi 4 aprile, è impossibile che una persona sola abbia innescato l'incendio. Per gli avvocati Rossella Martin e Simone Guglielmin è l'ennesima prova che Sergio Miglioranza, accusato di aver scatenato le fiamme in cui sono morte la moglie e una amica di lei, è innocente

«E' altamente improbabile che una persona sola abbia coperto un'area di 3.500 metri quadrati per innescare il rogo». Sullo spaventoso incendio che il 10 giugno del 2020 distrusse una casa a Castagnole di Paese, provocando la morte della 68enne Franca Fava e di Fiorella Sandre, 72enne, si stende adesso l'ombra di almeno un altro uomo. Anzi, secondo Andreas Melinato, ingegnere e consulente della difesa di Sergio Miglioranza, che per quei fatti é accusato di duplice omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, di incendio doloso e truffa ai danni dell'assicurazione, è possibile ipotizzare che il fuoco che distrusse la casa di Miglioranza sia stato acceso da più persone. La deposizione, resa nell'udienza di oggi, 4 aprile, nel processo al 72enne offre il destro alla difesa, rappresentata dagli avvocati Rossella Martin e Simone Guglielmin, per riaffermare che Miglioranza è innocente.

Melinato ha spiegato che i punti di innesco erano dieci ed erano stati distribuiti tutti intorno all'abitazione in un'area che sarebbe stato impossibile coprire da una persona sola. Il fuoco fu immediato e l'incendio divampò molto rapidamente e tra i vari punti in cui fu appiccato (esternamente alla casa) non sarebbero presenti tracce di "miccia", ovverosia di liquido facilmente infiammabile che, una volta acceso, avrebbe scatenato l'effetto "domino". A scatenare l'incendio, in buona sostanza, potrebbero essere state più persone.

La deposizione segna indiscutibilmente un altro punto a favore della difesa, dopo quella di Tiziano Meneghel (consulente psichiatrico nominato dagli avvocati Martin e Guglielmin) secondo cui Sergio Miglioranza sarebbe affetto da una forma patologica mentale caratterizzata dall'accumulo compulsivo di cose in cui avrebbe trovato uno "sfogo" dopo la morte del figlio e quindi non avrebbe mai potuto dare fuoco alla sua casa.

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