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Cronaca Santa Lucia di Piave

Attacco terroristico in Mozambico, l’Isis ha rivendicato l’attacco

L’organizzazione con una nota su Telegram ha giustificato l’uccisione di suor Maria De Coppi perché la religiosa trevigiana era «troppo impegnata nella diffusione del cristianesimo»

Secondo quanto riportato dalla Bbc l’Isis ha pubblicato la rivendicazione dell’attacco terroristico avvenuto a Chipene, in Mozambico, dove è rimasta uccisa suor Maria De Coppi di Vittorio Veneto. Coinvolti anche don Loris Vignandel e don Lorenzo Barro, i due sacerdoti della Diocesi Concordia-Pordenone che sono riusciti a scappare dopo l’attentato avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre. L’organizzazione ha dichiarato di aver ucciso quattro cristiani, e lo ha fatto comunicandolo tramite i suoi account presenti su Telegram a nome della Provincia dello Stato Islamico nell'Africa Centrale. 

La nota

Nel post pubblicato sui suoi canali l’Isis sostiene di aver ucciso la suora perché «troppo impegnata nella diffusione del cristianesimo». L’associazione terroristica ha inoltre marcato che gli attentatori hanno inoltre bruciato una chiesa, due veicoli e altre proprietà legate alla comunità comboniana. Due persone, come  confermato dal capo del centro missionario della Diocesi, sono state decapitate. 

L’organizzazione jihadista ha già compito in precedenza in questa regione. A Nampula, città del Mozambico con circa 471 mila abitanti che confina con Cabo Delgado (l’area dove si concentrano le attività dell’Isis), a giugno avevano già compiuto un’irruzione in un villaggio a Memba dove avevano decapitato un altro cristiano.

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