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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Spresiano

Vittime della strada: «Morte 535 persone in nove anni nella Marca»

Venerdì 18 novembre a Spresiano il Tavolo per la sicurezza stradale: numeri impressionanti quelli elaborati dalla Provincia di Treviso. Da inizio anno già sette pedoni hanno perso la vita investiti

Per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della sicurezza stradale, in vista della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada di domenica 20 novembre, Provincia di Treviso, Prefettura e Conferenza dei sindaci Ulss 2 hanno colto l'occasione per ricordare l'impegno condiviso nell'organizzazione e promozione di attività sul territorio provinciale attraverso il “Tavolo per la Sicurezza Stradale” avviato lo scorso 28 settembre.

I numeri

Il progetto è nato con l'obiettivo di invertire il drammatico trend degli incidenti nelle strade del Trevigiano, che negli ultimi mesi in particolare ha registrato un tragico aumento di incidenti mortali: da un'analisi specifica svolta dal Centro di Monitoraggio degli Incidenti Stradali della Provincia di Treviso (seppur parziale non essendo ancora concluso l'anno e dunque in attesa della certificazione Istat) emerge come nei soli mesi di settembre e ottobre nel 2022 si siano verificati rispettivamente 11 incidenti con esito fatale, rispetto a una media di 3,4 mortali al mese, e di 8 mortali a ottobre, mese che storicamente registra un valore medio di 5,1 incidenti. A eccezione di questi dati, per i quali il 2022 risulta un anno “anomalo”, l'annualità corrente, seppur non ancora conclusa, registra un andamento simile al 2019 e al 2016; guardando invece all'ultimo decennio, dal 2012 al 2021 i sinistri mortali rilevati e certificati da Istat nel territorio della provincia sono 535, mentre i mesi più critici risultano luglio e agosto, con 59 incidenti mortali ciascuno in dieci anni. L'analisi della Provincia ha messo in evidenza, inoltre, come la maggior parte dei sinistri mortali sia dovuta a scontri frontali, fuoriuscite autonome, distrazione e investimenti di pedoni: per quest'ultimi si è riscontrato che nel corso del 2022 i pedoni purtroppo deceduti a causa di un investimento sono stati 7 sul territorio sino a oggi, il medesimo dato è stato registrato nel 2019,2018 e 2014, mentre sono stati 11 gli investimenti registrati nel 2021 e nel 2017, 9 nel 2015 (inferiori in tutti gli altri anni). Complessivamente, il Centro di Monitoraggio ha rilevato dal 2012 85 investimenti di pedoni, che rappresentano il 15,89% dei sinistri mortali rilevati. Sono sempre 7 i ciclisti rimasti coinvolti in incidenti con esito fatale nel 2022: 66 nell'ultimo decennio, ovvero il 12,34%. Dall'analisi emerge come l'andamento del 2022 risulti simile, in termini numerici, al 2021. È stato confrontato, inoltre, il rapporto tra la gravità degli incidenti stradali e l'intensità del traffico: l'interpretazione dei dati, paradossalmente, dimostrerebbe come la gravità aumenti con il diminuire del traffico. Prendendo in considerazione il rapporto medio tra eventi mortali e incidenti con lesioni (ovvero il numero di incidenti con vittime ogni 100 incidenti con feriti), questo è del 2,48% negli ultimi dieci anni, con un picco straordinario del 3,25% nel 2021. Tuttavia, ad avvalorare l'ipotesi sopra riportata, ci sarebbe il dato 2020: durante il lockdown, gli spostamenti sono stati molto limitati e il traffico quasi inesistente, eppure il valore medio è salito al 3,96%, quasi il doppio rispetto alle percentuali riscontrate negli anni precedenti (2,15% nel 2012, con 60 incidenti mortali rilevati, 2,10% nel 2013, con 51 incidenti mortali, 2,25% nel 2017, ancora con 51 sinistri mortali). Nel 2019, anno pre-pandemia, il valore era di 2,33%. Infine, la fascia oraria più “a rischio” risulta essere quella compresa tra le 17 e le 19, corrispondenti all'uscita dal lavoro. Proprio per diffondere una maggiore consapevolezza sui rischi della strada, sugli effetti che seguono un incidente e agire con iniziative concrete sul territorio, il “Tavolo per la Sicurezza Stradale”, che opera nei quattro ambiti della salute, del sociale, dell'educazione e della viabilità, ha come obiettivi ridurre l’incidentalità, i costi economici, sociali e sanitari dei possibili traumi che conseguono un incidenti, sensibilizzare e informare la comunità attraverso lezioni formative e campagne mirate sui comportamenti corretti da tenere alla guida.

I commenti

«Il 20 novembre ricorre la Giornata mondiale, proclamata dall'Onu, per ricordare le vittime della strada: tante, troppe, anche nel nostro territorio - spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - per questo dobbiamo collaborare attivamente con tutti gli Enti, le Autorità e le Forze dell'Ordine per mettere un fermo a questi drammatici eventi che riempiono, ogni anno, le pagine dei giornali, le televisioni e i media, ma soprattutto lasciano un segno tragico e un immenso dolore nel cuore delle famiglie e delle persone care di coloro che purtroppo vengono a mancare. Come Istituzioni abbiamo lanciato al Sant'Artemio, il 28 settembre, il Tavolo per la Sicurezza Stradale, un progetto che coinvolge oltre 30 soggetti e cerca di trovare le soluzioni migliori per prevenire gli incidenti, migliorare la viabilità e creare consapevolezza tra le cittadine e i cittadini, di tutte le età, specialmente tra i nostri giovani. Solo con sinergie come queste e l'indispensabile collaborazione della cittadinanza possiamo davvero spezzare questa tragica catena. Con profondo cordoglio, rivolgo un pensiero alle vittime e ai famigliari».

In occasione dell’importante ricorrenza, anche il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, ha voluto ricordare le tante vittime della strada. «Sono troppe le vite spezzate lungo le nostre strade. Quello degli incidenti stradali è un problema che coinvolge l’intera comunità e per la cui soluzione ciascuno, dal cittadino alle istituzioni, deve fare la propria parte. Le Istituzioni trevigiane sono unite nella prevenzione e contrasto del fenomeno, anche grazie alla recente attivazione del Tavolo per la Sicurezza Stradale, ma questo potrebbe non bastare. E’ indispensabile, infatti, che i comportamenti alla guida siano maggiormente improntati al rispetto del Codice della Strada. I recenti controlli coordinati, effettuati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie Locali, hanno fatto emergere un elevato numero di violazioni, inerenti alla guida in stato di ebbrezza o in stato di alterazione derivante dall’assunzione di sostanze stupefacenti, all’uso di dispositivi mobili durante la guida, al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Si tratta di comportamenti gravi che nessuno di noi deve sottovalutare, in quanto sono la causa principale degli incidenti. La giornata mondiale per ricordare le vittime della strada è dunque l’occasione per sensibilizzare tutti coloro che guidano un veicolo sull’importanza di rispettare, sempre, il Codice della Strada perché è attraverso un comportamento virtuoso che si può salvare la vita propria e altrui».

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