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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Quinto di Treviso

Tenta di dar fuoco al collega, reato derubricato in lesioni gravissime

Oggi, 22 febbraio, si sarebbe dovuta svolgere l'udienza preliminare nei confronti di Florijan Gashi, il 22enne kossovaro che, l'8 marzo del 2021, ha tentato di dare alle fiamme Adriatik Krasniqui - anche lui kossovaro - di 36 anni, presso l'azienda agricola La Morosina di via Lazzaretto a Quinto. Una indisposizione del giudice ha fatto in modo che venga tutto rinviato a maggio

Promette battaglia l'avvocato Gianfranco Coletti, legale di Adriatik Krasniqui, kossovaro di 36 anni, vittima dell'aggressione perpetrata l'8 marzo del 2021 dal connazionale Florijan Gashi, 22enne, che l'avrebbe prima cosparso di benzina e poi avrebbe tentato di dargli fuoco al termine di una violenta lite avvenuta presso l'azienda agricola La Morosina di via Lazzaretto a Quinto. Coletti si scaglia contro la derubricazione del reato, che in un primo momento era di tentato omicidio, in lesioni personali gravissime.

«Non si capisce quale sia la distinzione fra un tentato omicidio e le lesioni gravi - dice l'avvocato - il mio assistito ha subito non una ma due aggressioni, siamo pronti a rappresentare le nostre ragioni davanti al gip». Oggi, 22 febbraio, si sarebbe dovuta svolgere la prima delle udienza preliminari a carico dell'indagato, che era rimasto in cella dal marzo dell'anno scorso e fino al 13 novembre. Ma una indisposizione del gup Marco Biagetti ha fatto slittare tutto al mese di maggio.

La decisione sulla modifica del capo di imputazione era stata presa dal pubblico ministero Barbara Sabbattini, dopo che sul suo tavolo è arrivata la consulenza del perito che ha stabilito come Gashi, tenendo conto della benzina gettata, delle conseguenze del gesto e del suo comportamento dopo il fatto, non voleva uccidere il connazionale.

La lite tra i due dipendenti dell’allevamento sembra sia stata provocata  da una rivalità tra il più giovane, che lavora nell’allevamento da quattro anni, e il più anziano, il 36enne, che vi lavora da ben dodici anni. Secondo la moglie, la sera prima della lite finita in tragedia, i titolari avrebbero discusso con i due dipendenti a causa di un problema con il latte. Ne sarebbe stato versato una grande quantità, tanto che sarebbero volati paroloni, tra cui «vi licenzio tutti e due».
 

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