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Cronaca Pederobba

Investito, tenta di estorcere al conducente 50mila euro

Arrestato un cittadino albanese. L'uomo era stato investito in bici da un furgone. Ha preteso, sotto minaccia, i soldi dall'investitore

PEDEROBBA Erano i primi di ottobre quando M.H., 36enne di origini albanesi, era stato investito mentre era in bicicletta da un furgone bianco che non si era fermato a soccorrerlo. Il malcapitato, dopo le prime cure del caso, in autonomia, dalla visione delle telecamere di videosorveglianza poste nei pressi del luogo dell’incidente era riuscito ad identificare l’operaio che guidava quella mattina il furgone e, dopo essersi recato dai carabinieri per segnalare gli sviluppi, si era attivato con la propria compagnia assicuratrice. L’autista del furgone, invitato in caserma, Ha raccontato ai carabinieri di non essersi accorto di aver investito un ciclista ma di assumersi la completa responsabilità e, una volta uscito dalla caserma, ha denunciato anche lui l’incidente alla propria compagnia assicurativa.

Apparentemente sembrava tutto risolto, se non che, come ricostruito dai carabinieri,  l’investito invita dopo qualche giorno in un bar di Cavaso del Tomba il responsabile dell’incidente e gli annuncia di aver fatto alcuni accertamenti sul suo conto e di aver acquisito molte informazioni sulla sua vita privata, che questi accertamenti gli erano costati molti soldi e che se non avesse voluto avere problemi avrebbe dovuto pagare immediatamente 50mila euro in contanti.

L’operaio, a quel punto, gli fa sapere che non ha tutti quei soldi, che fa un lavoro umile, ma l’aguzzino non vuole sentire giustificazioni e inizia a minacciare di aggredire fisicamente lui e la sua famiglia. Qualche giorno dopo cominciano le telefonate insistenti, durante le quali l’aggressore lo invita più volte ad aderire alla sua richiesta per non incorrere in guai peggiori. L’operaio, vistosi messo alle strette e mosso dalla paura che avesse potuto far del male a lui e a qualche parente si rivolge alla stazione carabinieri di Pederobba. I mlitari invitano la vittima a dare un appuntamento all’aggressore e gli danno una mazzetta di banconote fotocopiate che avrebbe dovuto consegnare, mentre loro si sarebbero appostati a poca distanza pronti per intervenire. L’incontro avviene nel luogo prestabilito. Lì lo straniero, dopo una breve conversazione, prende in consegna la busta. È proprio in quel momento che scatta l’intervento dei carabinieri, che gli stringono le manette ai polsi. L’uomo è stato poi rimesso in libertà.

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