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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santa Lucia di Piave

Giornata della solidarietà dedicata ai terremotati emiliani

Domenica 3 giugno all'ex filanda di Santa Lucia di Piave, Giornata della solidarietà, del lavoro e della cooperazione dedicata alle vittime del terremoto in Emilia, con raccolta fondi a favore delle popolazioni

Cisl Treviso trasforma la prima edizione della "Giornata della solidarietà, del lavoro e della cooperazione", prevista per il 3 giugno 2012 all'ex filanda di Santa Lucia di Piave, in un'occasione per raccogliere fondi a favore delle popolazioni vittime del terremoto in Emilia e dei lavoratori colpiti duramente dal sisma.

L'evento, dunque, è confermato ma perde i connotati della festa: “Siamo vicini alle popolazioni dell’Emilia Romagna – dichiara Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso – e alle famiglie delle vittime, per lo più operai, morti durante il lavoro. Per loro, per i lavoratori che hanno visto crollare le fabbriche in cui operavano, ma anche per il sindacato le cui sedi hanno subito ingenti danni, abbiamo deciso di avviare domenica una raccolta di fondi”.

Il tema della solidarietà sarà dunque al centro della giornata, che si aprirà  con la Santa Messa alle 9.30 e che si concluderà con un pranzo sociale, alle 13.

“L’obiettivo - spiega Lorenzon - è quello di valorizzare il ruolo della società civile trevigiana nella ricostruzione di un tessuto di solidarietà e di cooperazione, attorno al valore centrale del lavoro. Da un lato, sono convinto della capacità della società trevigiana di ritrovare in sé i valori che l’hanno resa grande: la coesione sociale, il lavoro e la solidarietà; dall’altro, occorre aprire le porte al futuro, che oggi viene percepito, specialmente dai giovani, come una minaccia”.

Alle ore 11 si terrà un confronto, coordinato da Vittorio Filippi, sui temi del welfare e del lavoro, nel corso del quale interverranno i rappresentanti delle principali associazioni di categoria trevigiane: Alessandro Vardanega (Unindustria), Mario Pozza (Confartigianato), Guido Pomini (Ascom), Enrico Spina (Confcooperative), Fulvio Brunetta (Coldiretti) e Franco Lorenzon.

“Siamo in un momento storico - sottolinea Lorenzon - nel quale si possono raggiungere positivi risultati più con la cooperazione e con la condivisione che con l’antagonismo e il conflitto: ognuno deve assumersi un pezzo di responsabilità nella produzione del benessere e nella costruzione della coesione sociale. Questo lo si fa con una contrattazione di tipo collaborativo e con la realizzazione di nuove forme di welfare radicate sul territorio; a Treviso i buoni esempi non mancano, basti pensare alla interlocuzione con Unindustria sull’attuazione di un innovativo modello contrattuale territoriale e con le altre associazioni di categoria sullo sviluppo sostenibile e sul confronto con gli Enti Locali finalizzato a una applicazione sopportabile dell’IMU”.
 

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