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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Silea

Stangato per una testata a calcetto: tre anni di carcere e 5 mila euro di risarcimento

Second pesante condanna per il 37enne di Villorba Gianluca Schisano: a settembre aveva rimediato cinque anni e quattro mesi per rapina a un portavalori all'Iper Lando di Preganziol

SILEA Dopo aver rimediato una condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere per la rapina al portavalori all'esterno dell'Iper Lando di Preganziol, con tanto di risarcimento da 150 mila euro alla Civis e di sequestro per equivalente di beni per 700 mila euro, è arrivata un'altra batosta per Gianluca Schisano.

L'ex guardia giurata 37enne di Villorba, finita a processo per lesioni aggravate per aver rifilato una testata in pieno volto a un avversario nel corso di una partita di calcetto, è stata condannata a tre anni di reclusione e al pagamento di 5 mila euro di provvisionale alla vittima, un 24enne residente a Vascon di Carbonera, che si era costituito parte civile con l'avvocato Lorenzo Zanella.

L'episodio incriminato risale al 2 dicembre 2011. Negli impianti sportivi di Silea si stava svolgendo una partita di un campionato amatoriale di calcio a 5. Di fronte i “The old friends”, la squadra dell'imputato, contro i “Salvareghi”, la formazione in cui militava vittima. La gara era stata tutto sommato corretta e sembrava a senso unico visto che i Salvareghi, dopo il primo tempo, si trovavano in netto vantaggio.

La trance agonistica però, nonostante il risultato parziale, non sarebbe scemata nella seconda frazione di gioco. I The old friends infatti avrebbero iniziato a spingere per cercare di ribaltare la partita e Schisano avrebbe iniziato a mostrare i primi segni di nervosismo. Fino a quando, subìta una trattenuta mentre si stava lanciando in contropiede, ha reagito mandando al tappeto l'avversario con una testata. L'incisivo destro della vittima era saltato via in un attimo, facendo vistosamente sanguinare il 24enne che dopo quello scontro era stato portato negli spogliatoi.

Nei giorni successivi era arrivata anche l'impietosa diagnosi del dentista: era necessario ricostruire parzialmente l'osso e operare per impiantare una protesi. Per guarire completamente, certificati alla mano, ci sono voluti 180 giorni e 2.500 euro di spese per gli interventi. Denaro che la vittima pretendeva con tanto di interessi per i danni morali e materiali subìti.  

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