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Cronaca Cordignano

Traffico di uccelli da richiamo: condanna a 3 mesi per uno degli indagati

Condanna a tre mesi di reclusione per uno degli indagati per il traffico di uccelli da richiemo che ha coinvolto undici persone. L'inchiesta della Forestale è partita nel 2008

È scattata la condanna a tre mesi di reclusione per uno degli undici indagati per un traffico illecito di uccelli da richiamo e accusati di reato associativo, violazione della legge sulla caccia, maltrattamenti di animali e furto aggravato. Nei guai anche due dipendenti della Provincia, che devono rispondere del reato di abuso di ufficio.

Nel 2008 l'inchiesta, condotta dalla Forestale, portò al sequestro del centro di cattura di Cordignano e ruota intorno alla figura del gestore del centro stesso, che secondo gli inquirenti avrebbe tenuto una quantità di uccelli da richiamo superiore al consentito per rivendere la differenza al mercato clandestino. Ancora secondo gli investigatori, nel centro sarebbe stata condotta la pratica illegale del "sessaggio": a decine di uccelli, infatti, sarebbero state effettuate incisioni sul corpo allo scopo di determinarne il sesso. Informazione molto importante per i cacciatori, in quanto i maschi giovani sono ritenuti migliori e, quindi, più richiesti.

Secondo le regole che disciplinano il settore, è possibile catturare annualmente solo millecinquecento uccelli da richiamo e ogni cacciatore può tenerne al massimo quaranta. Inoltre i volatili possono essere acquistati solo in strutture autorizzate e non possono essere selezionati in base al sesso.

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