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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Villorba

Trasporto scolastico abolito a Villorba: il sindaco Serena spiega le ragioni della scelta

Da un'analisi dell'amministrazione comunale emergeva che, in una decina anni, gli alunni trasportati erano passati da circa 600 a poco più di 300. Da qui la decisione di eliminare il servizio

VILLORBA “Mi sembrava opportuno offrire anche il mio diretto contributo sulle questioni apparse in alcuni giornali in relazione al trasporto scolastico nell’area comunale. Una premessa è d’obbligo e deve essere ben chiara: le regole della contabilità pubblica sono rigide e gli amministratori non possono attingere in modo libero alle risorse disponibili. Inoltre la contrazione delle spese correnti negli ultimi otto anni è stata non solo importante, ma mortificante”.

A parlare è il primo cittadino di Villorba Marco Serena che ha voltuo rilasciare una lunga serie di dichiarazioni in merito alla questione della sospensione del trasporto scolastico nel territorio comunale. “Abbiamo cercato ogni soluzione possibile per continuare a fornire i servizi e dare quindi risposte concrete alla comunità". Afferma il sindaco. "Nel processo di riorganizzazione delle risorse siamo stati però costretti a ridurre i costi del trasporto scolastico. A questo proposito è bene saperlo e chiarirlo: il servizio di trasporto scolastico non è obbligatorio, ma discrezionale, rimesso quindi alla possibilità e volontà dei singoli comuni. La revisione sui costi di trasporto non è però avvenuta secondo una semplice sottrazione. Prima di procedere al taglio - continua Serena - abbiamo fatto uno studio per verificare quanti ragazzi utilizzassero il servizio bus per raggiungere le sedi delle scuole materne, elementari e medie. Dall’analisi emergeva che in una decina anni, gli alunni trasportati erano passati da circa 600 a poco più di 300 e ciò in parte per ragioni demografiche e in parte perché le famiglie si erano organizzate diversamente per il trasporto dei figli".

Tenendo conto di quest’ultimo fatto e che su 300 ragazzi quelli delle medie erano circa 70 (ragazzi la cui fascia di età implica anche lo sviluppo di esigenze di autonomia, tali da abbandonare l’uso del bus durante l’anno scolastico) l'amministrazione comunale ha valutato che il taglio del servizio verso questi ultimi sarebbe stato sufficiente sia per gli equilibri di bilancio, sia per salvaguardare il servizio di trasporto per la maggioranza degli scolari delle materne e delle elementari. “Sempre nelle fasi precedenti alle scelte, avevamo anche individuato la situazione più critica che riguardava quindici famiglie residenti tra le frazioni di Venturali e Catena. E’ stata nostra premura convocarle per aprire un tavolo di confronto per trovare una soluzione a causa del trasporto pubblico non efficace come nelle altre parti del comune. In quegli incontri - continua Marco Serena - con le famiglie che avevano accolto l’invito, sono state prese in considerazioni ipotesi alternative, come il car sharing, ma purtroppo non ha avuto seguito anche se avevamo previsto un piccolo contributo a titolo di sostegno”. “Sono a conoscenza che la MOM ha in corso una rivisitazione in generale del servizio di trasporto pubblico che richiede però lunghi tempi di progettazione e spero proprio che in questa fase si trovi la soluzione anche per dare una risposta ai problemi che la popolazione delle frazioni di Catena e Venturali segnala da tempo. Per quanto riguarda la nostra parte - conclude Marco Serena - pensiamo di implementare la rete delle piste ciclabili cercando di razionalizzare le intersezioni con le fermate degli autobus e delle corriere che vorremmo trasformare in piccoli hub utili per lasciare la propria bicicletta e procedere con i mezzi pubblici. Insomma stiamo lavorando per un salto di qualità e per una mobilità sostenibile che deve avvenire, però, con un cambiamento culturale e con la partecipazione di tutti”. 

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