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Cronaca

Lunedì nero per il trasporto ferroviario trevigiano: pendolari furiosi

Ritardi e disagi sulla linea Feltre-Padova e sulla Venezia-Calalzo. Furibondi i pendolari, già provati dal blocco dei trasporti di domenica

Come se non fossero bastati i disagi domenica, causati dallo sciopero del trasporto locale, i viaggiatori trevigiani hanno vissuto un vero e proprio lunedì nero.

Montebelluna, ore 9.10. Il treno proveniente da Feltre e diretto a Padova arriva con soli due vagoni. Studenti e pendolari tentano l'assalto al convoglio, ma il macchinista rifiuta di partire fino all'arrivo di un altro treno e di un pullman, mandati dalle autorità ferroviarie. Il traffico ferrioviario riprende solo dopo una cinquantina di minuti, tra l'irritazione generale degli utenti, che promettono denunce. E alle 10 la protesta dei viaggiatori si sposta a Treviso, sempre a causa dello stesso convoglio.

Ritardi e disagi si protraggono nel pomeriggio, quando alle 16.45 la linea Venezia-Treviso viene interrotta all'altezza di Mogliano a causa di un treno passeggeri guasto. Mentre il convoglio che da Venezia va a Calalzo continua a viaggiare con sole due carrozze.

Il tutto dopo che domenica l'adesione in massa alla protesta dell'Orsa ha causato la cancellazione di numerose corse: nessun treno per Venezia, nessun treno per Trieste e Udine, solo rari collegamenti con altre località. Già a partire dall'alba fermi i treni veloci, gli intercity e anche i convogli delle linee interregionali. Impossibile raggiungere Vittorio Veneto o la Laguna. Alla stazione degli autobus, affollata dai viaggiatori rimasti a piedi, la biglietteria funzionava a mezzo servizio, e i taxi venivano presi d'assalto. La situazione è tornata gradualmente alla normalità solo dopo le 21, una volta finita l'agitazione.

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