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Cronaca Centro / Via Pescatori, 7

Tragedia alla "Agrifung", camionista muore schiacciato da un escavatore

Incidente sul lavoro alle 7.30 all'interno della fungaia di via Pescatori, a Musano di Trevignano. Il padroncino stava assistendo alle operazioni di scarico del suo rimorchio. Sul posto Suem 118, carabinieri e nucleo Spisal

Tragedia del lavoro nella prima mattinata di oggi, lunedì, poco dopo le 7.20 alla "Agrifung" di via Pescatori a Musano di Trevignano. Un autotrasportatore di 42 anni, Renzo Dona', di Quinto di Treviso, è stato travolto e ucciso da una ruspa in movimento nell'area della fungaia durante le operazioni di scarico del rimorchio che trasportava alcune balle di fieno. Sul posto sono intervenuti gli infermieri del Suem 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte del camionista. Intervenuti sul posto anche i carabinieri di Montebelluna ed il nucleo Spisal dell'Ulss 2 che ora indagano sull'episodio. Purtroppo la "Agrifung" è già stata teatro, nel recente passato, di altre morti bianche. Dell'episodio è stato informato anche il sindaco di Trevignano, Ruggero Feltrin. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo d'indagine per omicidio colposo.

Renzo Donà era molto conosciuto a Quinto di Treviso: lascia la sorella Paola e il fratello Renato, titolare di una ditta con sede nella zona industriale che commercia legna da ardere. I tre fratelli, un mese fa, avevano perso la madre: ora per la famiglia arriva un altro, tremendo, lutto. Da tutti è descritto come un grande lavoratore (da terzista si occupava di effettuare consegne), amante della compagnia degli amici.

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“In Veneto si continua a morire di lavoro. Oggi l’ennesima vittima, per una triste classifica in costante aggiornamento: erano ben 14 a fine febbraio, il numero più alto d’Italia. Cos’ha intenzione di fare la Giunta sul versante della prevenzione? Gli impegni sono stati messi nero su bianco, i risultati però non si vedono”. Così Andrea Zanoni commenta l’ennesimo incidente sul lavoro, costato la vita a un operaio 42enne, schiacciato da una ruspa all’interno dell’azienda Agrifung a Musano di Trevignano, in provincia di Treviso. “Ormai non siamo di fronte a un’emergenza, ma a un dato strutturale e servono fatti concreti per fare un’inversione di rotta. La scorsa estate Regione e parti sociali avevano siglato un accordo dove venivano fissati i primi interventi, tra cui l’assunzione, entro fine 2018, di 30 nuovi tecnici Spisal: per ora è l’ennesima promessa caduta nel vuoto anche perché si tratta di personale andato in pensione e che viene, con abbondante ritardo, sostituito. Tecnici di vigilanza e ispettori in organico negli Spisal del Veneto sono in numero assai ridotto rispetto a regioni come Toscana ed Emilia Romagna che hanno una popolazione inferiore - denuncia il consigliere del PD - La Giunta Zaia non ha scusanti: vari un piano vero di assunzioni, rafforzi controlli e inasprisca le sanzioni. I dati Inail parlano di un morto sul lavoro ogni cinque giorni, è una vergogna per un Paese che si definisce civile”. 

“Ci stringiamo attorno alla famiglia della vittima e ai colleghi e confermiamo l’impegno collettivo preso da tutte le associazioni di rappresentanza per potenziare la formazione e l’informazione in materia di sicurezza e l’appello ai lavoratori a rivolgere la massima attenzione alla tutela propria e altrui mentre si sta lavorando”. S’indirizza al mondo del lavoro nella sua interezza l’invito del Segretario generale della Cisl Belluno Treviso Cinzia Bonan dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto questa mattina alla Agrifung di Trevignano. Renzo Donà, autotrasportatore 42enne di Quinto di Treviso, è stato investito da un escavatore durante le operazioni di scarico di un rimorchio. Si tratta del terzo lavoratore che, negli ultimi 5 anni, ha perso la vita nell’azienda di Trevignano, impresa con una quarantina di dipendenti che produce terriccio per la funghicoltura. Nel 2016 con modalità analoghe (travolto da una ruspa) aveva perso la vita un operaio 52enne del Marocco, Mustafa Farissi. Nell’aprile del 2014 Alessandro Marchesin, 54enne di Trevignano, rimase impigliato con un braccio nel nastro trasportatore e trascinato nei rulli che lo straziarono. In Veneto questo è il dodicesimo infortunio mortale occorso sul lavoro per cause di lavoro dall'inizio dell'anno. Il secondo in provincia di Treviso. “Il protocollo d’intesa firmato a fine marzo in prefettura a Treviso da istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e ordini professionali - afferma Bonan - indica con precisione la strada da intraprendere, che è quella della prevenzione, con campagne di informazione sui rischi professionali e di sensibilizzazione alla cultura della sicurezza e alla percezione del rischio. Rispetto al caso specifico, attendiamo che la magistratura faccia il suo corso per accertare le responsabilità di quanto accaduto”.

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