Bonus 110% e facciate: nella Marca scoperte nel 2022 frodi per 280 milioni
La Guardia di Finanza di Treviso ha già sequestrato 42 milioni (buona parte relativi all'indagine su Casa Zero) mentre sulla quota restante sono in corso accertamenti nell'ambito di un'inchiesta avviata nei mesi scorsi. Nell'anno concluso 5mila controlli ispettivi, 84 indagini per reati fallimentari (con 100 milioni distratti), scoperti 140 evasori totali
«E' stato anno in cui si è tornati alla normalità, con la totale riapertura, con una ripresa importante anche dal punto di vista economico, al netto delle problematiche del caro energia e delle materie prime»: così il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, ha introdotto oggi, 30 dicembre, la conferenza stampa di bilancio sulla sicurezza nella Marca. Un capitolo a parte della materia lo merita senza dubbio l'attività di controllo eseguita nel corso del 2022 dalla Guardia di Finanza di Treviso, con oltre 5mila controlli ispettivi eseguiti.
Le fiamme gialle hanno avuto il delicato incarico di condurre indagini relative al Bonus 110% e al Bonus facciate, agevolazioni governative che nella Marca hanno fatto emergere frodi per oltre 280 milioni di euro (si tratta di una delle province ai vertici nazionali per questo particolare tema): attualmente solo 42 milioni di crediti (principalmente relativi alla vicenda di "Casa zero") finiti sotto la lente d'ingrandimento sono stati sequestrati mentre i restanti sono "oggetto di approfondimento". Al centro dell'indagine in corso e di cui si attendono gli esiti nei prossimi mesi c'è il bonus facciate: le fiamme gialle intervennero nel febbraio scorso, su richiesta delle Poste centrali di Treviso (e da una funzionaria particolarmente attenta) per esaminare l'anomala attivazione di conti correnti da parte di prestanome, quasi tutti giovani di origine balcanica. Gli stessi avevano aperto imprese a tempo di record e con l'unica funzione di incassare il contributo e sparire nel nulla. Non sono comprese nel conteggio delle frodi provocare dai bonus le conseguenze, in termini di sequestri e cantieri fermi o lasciati a metà, dell'operato del consorzio Sgai in provincia di Treviso, su cui indaga la Guardia di Finanza di Napoli. Tornando ai numeri esposti dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Francesco De Giacomo, si sono registrati nel corso del 2022 ben 84 indagini per reati fallimentari (con 100 milioni distratti), sono stati scoperti 140 evasori totali ed è stata portata alla luce una base imponibile per quanto riguarda questi ultimi di 73 milioni di euro. In tutto l'evasione emersa è di oltre 160 milioni di base imponibile per quanto riguarda le imposte sui redditi e di 35 milioni per quanto riguarda l'Iva. Ripartita al 100% anche l'attività all'aeroporto "Canova" di Treviso dove è stato sequestrato denaro per 1,5 milioni di euro, in valuta non dichiarata. Nel corso dell'anno le fiamme gialle hanno sottoscritto con buona parte dei Comuni e i principali Enti della provincia un protocollo per vigilare sulla ripartizione dei fondi riguardanti il Pnrr. Proseguirà anche nel corso del prossimo anno la vigilanza riguardanti le frodi sul "reddito di cittadinanza" e sul "reddito di emergenza" che lo scorso anno fu al centro di un'indagine che portò alla luce come ne fossero percettori, illegalmente, perfino alcuni migranti ospiti del centri di accoglienza della Marca.