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Cronaca

Malore fatale stronca Adelina, pioniera del rugby e colonna delle Red panthers

La tragedia martedì a Treviso, ieri il decesso al Ca' Foncello. Adelina Corbanese aveva 55 anni: con la maglia numero uno di pilone sinistro, partecipò al secondo test assoluto disputato dalla nazionale, a Bardos contro la Francia nel 1986

Si è spento per sempre il sorriso di una pioniera del rugby italiano e colonna delle Red panthers, compagine femminile trevigiana, pluriscudettata. Parliamo di Adelina Corbanese, scomparsa mercoledì, ad appena 55 anni di età, lasciando nel lutto il mondo della palla ovale sia della Marca che a livello nazionale. Martedì mattina era stata colta da un malore che ne aveva portato al ricovero, improvviso, all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Mercoledì purtroppo il tragico epilogo, con il cuore della donna che si è fermato. Adelina Corbanese lascia il marito Gigi, allenatore del Silea, la figlia Cristina, i fratelli Corrado e Roberto, le sorelle Lorenza e Giuliana, molti nipoti e i tanti amici tra cui decine di atlete che avevano giustamente preso Adelina come modello. La famiglia ha dato l'assenso alla donazione degli organi come da lei voluto. Adelina aveva lavorato come operaia alla tessitura Monti, poi alla De’ Longhi, dov’era stata anche nella Rsu sindacali, prima di dedicarsi all'amata figlia.

Il presidente del Comitato Regionale Veneto, Sandro Trevisan, ha così commentato: «Siamo costernati per una notizia dolorosa e inattesa. Se il rugby italiano è oggi un movimento culturalmente più evoluto, se la Nazionale femminile occupa la posizione che occupa nel panorama internazionale, lo si deve anche alla storia personale e sportiva di una giocatrice come Adelina, alla sua dedizione e a quella delle sue compagne in anni in cui essere donna e rugbista era un pervicace, difficile, meraviglioso nuotare contro corrente. Alla famiglia e a tutte le persone che le hanno voluto bene vada il cordoglio più profondo del Comitato e di tutto il rugby veneto».

Anche la Federazione Italiana Rugby ha appreso con profonda tristezza della prematura scomparsa di Adelina, una delle pioniere del rugby italiano, a più riprese Campionessa d’Italia con la Benetton Rugby, Corbanese è stata una delle prime atlete ad indossare la maglia azzurra debuttando per Italdonne, con la maglia numero uno di pilone sinistro, nel secondo test assoluto disputato dalla Nazionale, a Bardos contro la Francia nel 1986. Il primo appuntamento di una lunga, lunghissima carriera azzurra: 17 anni e 39 presenze, sino alla Rugby World Cup del 2002 ed all’ultima uscita internazionale contro la Svezia nel 2003.

Francesca Gallina, Consigliera Federale Fir, compagna di Adelina Corbanese con la Benetton Rugby e alla Rugby World Cup 2002, ha dichiarato: «Un profondo senso di tristezza è ciò che sento a fronte di una perdita, del tutto inattesa, di una persona cui non sono mai mancati il sorriso e la forza, tratti che conosce bene chi ha avuto il privilegio, come me, di giocarci insieme o di affrontarla da avversaria. Ade è stata una delle pioniere del rugby femminile italiano, oggi ci restano tanti ricordi bellissimi sul campo e fuori dal campo e il pensiero di tutte e tutti noi va a Gigi e a Cristina, anche loro parte del nostro mondo di rugbyste e rugbysti. Dobbiamo onorare la sua memoria pur in un momento di grande dolore e smarrimento come quello di oggi, lavorando ciascuno, per quanto è possibile, perché il rugby femminile continui il percorso di sviluppo in cui lei ha creduto e a cui ha dato generosamente il proprio contributo».

In memoria di Adelina Corbanese il Presidente federale Marzio Innocenti ha disposto che un minuto di silenzio venga osserato, nel weekend, su tutti i campi d’Italia. Alla famiglia Corbanese le più sentite condoglianze del Presidente Innocenti, del Consiglio Federale e dell’intero movimento rugbistico italiano.

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