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Cronaca

Rapina e travolge con lo scooter due anziane: arrestato 36enne

L'aggressione è avvenuta a Treviso il 23 giugno scorso: la squadra mobile, grazie ad una testimone e alla immagini delle telecamere di videosorveglianza, incastra il colpevole, David Peruzza

TREVISO Gli investigatori della squadra mobile di Treviso sono riusciti, nell'arco di poco più di un mese, ad identificare e arrestare l'autore di una brutale rapina messa a segno lo scorso 23 giugno, lungo via san Nicolò a Treviso, ai danni di due sorelle ultrasettantenni, Santina e Antonietta Tagliapietra. L'autore dell'aggressione è un 36enne di Treviso, David Peruzza, già noto alle forze dell'ordine, sottoposto a sorveglianza speciale e tossicodipendente in cura presso il Sert. Le prove a suo carico, schiaccianti, hanno indotto il gip del tribunale di Treviso, Bruno Casciarri, a firmare, su richiesta del pm Mara De Donà, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'uomo si trova ora rinchiuso in una cella del carcere di Santa Bona. Nel dispositivo il gip sottolinea che "l'unica misura possibile è il carcere, gli arresti domiciliari non garantiscono sulla non reiterazione del reato".

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La rapina. Erano da poco passate le ore 23 di venerdì 23 giugno quando le due sorelle si stavano recando verso casa, percorrendo il marciapiedi di via San Nicolò. Avevano trascorso la serata a teatro. Imporvvisamente, alle loro spalle, piomba lo scooterone Aprilia Atlantic guidato da Peruzza. Il 36enne scaraventa a terra una delle sorelle, nel tentativo di farle mollare la borsa: l'anziana però, per sfortuna del bandito, cade proprio sopra la borsa con i suoi averi. Il malvivente decide di puntare sull'altra anziana, le afferra la borsa ma non riesce a gettarla a terra. Il rapinatore, per guadagnare la fuga, non esita a passare sopra con le ruote dello scooter (del peso di 200 kg) sulle gambe della malcapitata ancora distesa. Per le due donne la prognosi sarà di 15 e 8 giorni.

Le indagini. Una testimone chiave racconta alcuni importanti dettagli circa il bandito e il mezzo da lui utilizzato: lo scooter, contraddistinto dall'adesivo di una pantera, sarebbe usato da alcuni piccoli criminali trevigiani. Fondamentale l'ausilio delle telecamere di videosorveglianza: gli occhi elettronici del centro storico che immortalano la scena della rapina e quelle di un bancomat di Paese dove il 36enne viene videoripreso mentre preleva 600 euro con la tessera trovata nel portafogli della sua vittima.

La cattura. David Peruzza viene fermato qualche giorno fa dalla polizia mentre si trova nei pressi del Sert. Decisivo il servizio di appostamento degli agenti. Il 36enne, figlio d'arte, risultava essere senza fissa dimora: veniva ospitato da amici proprio per sfuggire all'occorrenza alle maglie della giustizia.

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