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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Anziani coniugi si separano per intascare l'assegno sociale: denunciati

Operazione della Guardia di Finanza di Treviso: marito e moglie, trevigiani, sono indagati per illecita percezione di erogazioni pubbliche. Sono gli unici italiani tra le 14 persone finite nel registro degli indagati

TREVISO La Guardia di Finanza di Treviso ha denunciato alla Procura 14 persone per l’illecita percezione di erogazioni pubbliche: dodici stranieri e due italiani. I militari del Gruppo del capoluogo della Marca hanno passato al setaccio oltre mille posizioni di beneficiari di assegni sociali, individuando, anche tramite mirate indagini bancarie, i percettori senza titolo della speciale prestazione assistenziale erogata dall’INPS a cittadini anziani (con più di sessantacinque anni di età) in condizioni economiche particolarmente disagiate.

La contribuzione sociale, prevista dall’art. 3 della legge n. 335 del 1995, è concessa anche agli stranieri, a condizione che abbiano residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale. Le investigazioni dei Finanzieri, coordinati dal comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Treviso, Andrea Leccese, hanno disvelato sia casi di truffa aggravata ai danni dello Stato, sia condotte meno gravi di indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Le frodi perpetrate si possono ricondurre a tre fattispecie:

- la riscossione di assegni concessi a favore di persone decedute. In quattro casi, l’emolumento sociale continuava ad essere ricevuto indebitamente da familiari delegati ad operare sul conto corrente del defunto. Da qui il nome dell’operazione, dato che “48” nella smorfia napoletana è il numero del “morto che parla”;
- la fissazione di residenze fittizie, in modo da continuare a percepire l’erogazione senza averne diritto. Una badante brasiliana, ad esempio, tornata a vivere in Sudamerica, per non perdere l’assegno italiano non aveva spostato la residenza acquisita nel nostro Paese e si faceva accreditare l’indennità su un conto corrente italiano;
- la finta separazione coniugale. Curioso è il caso scoperto dai Finanzieri di una coppia di anziani trevigiani che si erano separati al solo fine di riscuotere la contribuzione sociale, ma continuavano a condividere una normale vita familiare.

L’attività delle Fiamme Gialle ha permesso di ricostruire e segnalare all’Autorità Giudiziaria l’illecita percezione di erogazioni pubbliche per mezzo milione di euro complessivi, e di revocarne sedici per assistenza sanitaria di base non spettanti in quanto elargite a favore di quattro defunti e di dodici stranieri solo formalmente residenti in Italia.

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