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Cronaca

Documenti falsi, sei arrestati dalla polizia di frontiera dall'inizio del 2019

Ben 5 persone sono state identificate ai controlli di sicurezza e successivamente denunciate per porto d'arma in quanto trovate in possesso di armi da punta e da taglio: coltelli a scatto e coltelli a serramanico

Passaporti falsi, carte d'identità contraffatte, patenti o biglietti irregolari: questi i motivo che hanno portato gli agenti della polizia aeroportuale di Treviso ad arrestare, dall'inizio del 2019, ben sei persone di diverse nazionalità, in partenza e in arrivo dal "Canova".

Il 13 gennaio a finire in manette due cittadini di nazionalità nigeriana, di 27 e 24 anni, in partenza per Malta: i due sono stati trovati in possesso di permessi di soggiorno e titoli di viaggio risultati falsi a seguito degli accertamenti esperiti attraverso la strumentazione in dotazione. Il 16 gennaio è stato arrestato un cittadino albanese di 23 anni, in partenza per Londra in possesso di carta di identità rumena e patente di guida rumena, risultate false. Il 19 gennaio in manette una cittadina di nazionalità cinese di anni 37, in partenza per Dublino in possesso di passaporto di Taiwan risultato falso ed intestato ad altra cittadina di nazionalità Taiwan.

Altrettanti  6 cittadini di  nazionalità moldava e macedonia sono stati respinti dal personale della polaria di Treviso in ingresso, in quanti senza i requisiti necessari secondo la normativa Schengen. Inoltre ben 5 persone sono state identificate ai controlli di sicurezza e successivamente denunciate per porto d'arma in quanto trovate in possesso di armi da punta e da taglio: coltelli a scatto e coltelli a serramanico. «Alta è l'attenzione -spiega il dirigente della polaria, Stefania Niro- da parte delle donne e degli uomini dell'Ufficio di Polizia di Frontiera di Treviso nei controlli documentali e nella vigilanza aeroportuale al fine di assicurare i massimi livelli di sicurezza».

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