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Cronaca

Violenza in centro, duro Zaia: "Treviso sta diventando un Bronx"

Il Governatore del Veneto a pochi giorni dall'aggressione avvenuta tra via Roma e Riviera Santa Margherita chiede più azioni di contrasto

TREVISO —“Treviso sta diventando un Bronx, dove ogni giorno si segnalano episodi di violenza, criminalità, prepotenza. Questo andazzo va spezzato usando il pugno di ferro, perché il guanto di velluto è troppo morbido e chi delinque deve prima di tutto avere paura di farlo e, quando preso, essere punito il più duramente possibile secondo quanto previsto dalla legge”. E’ duro il commento del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia agli ennesimi episodi di cronaca di cui è protagonista.

L’ultimo in ordine di tempo riguarda l’aggressione fisica, cui si aggiunge un tentativo di rapina, da parte di un 14enne ai danni di un 18enne avvenuta nella zona di Ponte San Martino lunedì pomeriggio. “Persino il quattordicenne nigeriano preso dopo aver aggredito un giovane del Burkina Faso – incalza Zaia - risulta essere una vecchia conoscenza della polizia e quindi doveva essere messo in condizione di non nuocere alla collettività e anche a se stesso, pur nel rispetto della sua giovanissima età. Invece era in Via Roma a cercare altri guai”.

“L’ipocrisia – conclude Zaia – è sempre cattiva consigliera ed è necessaria anche una svolta nel pensiero comune, oggi incline ad una sorta di buonismo ipocrita che alla fine, magari inconsciamente, finisce per far trovare sempre una giustificazione ad atti che violano la legge, la libertà e l’incolumità delle persone per bene: quella maggioranza silenziosa che, in quanto tale, merita rispetto, attenzione e soprattutto azione di contrasto alla delinquenza, in tutte le sue forme”.

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