rotate-mobile
Cronaca

Treviso capofila nella lotta alla povertà: un milione per i comuni dell'Ulss 9

Ca' Sugana capofila nel progetto che riguarda 37 amministrazioni comunali, il vicesindaco Grigoletto: "Una responsabilità ma anche una grossa opportunità per Treviso"

TREVISO Treviso capofila nella lotta alla povertà. Giovedì 25 Agosto a Ca’ Sugana si terrà un summit tra tutti i responsabili dei Servizi Sociali dei Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 9 per la gestione del SIA (Sostegno per l’inclusione attiva). La misura, attivata con fondi messi a disposizione dal Governo (Ministero delle Economie e  delle Finanza e Ministero del lavoro partirà dal 2 settembre e si aggiunge alle misure già presenti (minimo vitale, assistenza domiciliare). Il contributo a favore dei 37 Comuni, di cui Treviso è capofila, è di quasi un milione di euro.

“Una responsabilità ma anche una grossa opportunità per Treviso, anche per condividere una progettualità comune legata alle iniziative a favore del sociale - fa sapere il vicesindaco e assessore al sociale del Comune di Treviso Roberto Grigoletto – Nello specifico il prossimo 25 agosto discuteremo le modalità con le quali le famiglie potranno fare richiesta presso i comuni di residenza e condivideremo le linee gestionali ed operative comuni. Ma quello che mi sembra importante è che concretamente le famiglie, le persone in cerca di occupazione o comunque in reali condizioni di necessità avranno diritto a un contributo, che potranno spendere attraverso una carta prepagata per acquistare beni di prima necessità. Un sistema che consentirà di monitorare anche il corretto utilizzo del contributo. Una misura che va nella direzione di sostegno alle fasce più deboli che è poi il faro dell’azione politica di questa giunta”.    

Sia – Come Funziona, Cosa prevede

Il 18 luglio scorso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18//072016 il Decreto Interministeriale del 26 Maggio 2016 che ha ridisegnato il Sia "Sostegno per l'Inclusione Attiva" da avviare, già a partire dal 2 settembre prossimo, su tutto il territorio nazionale come misura di contrasto alla povertà. Il testo prevede un ruolo fondamentale dei Comuni nell'accompagnare i cittadini ad usufruire della misura sociale volta al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all'inclusione sociale.

Già a partire dal 2 settembre 2016 i Comuni dovranno organizzarsi per ricevere le domande  dei nuclei familiari richiedenti il beneficio ed inoltrare le stesse al Soggetto Attuatore (INPS) entro i 15 gg lavorativi successivi nelle modalità telematiche definite dall'INPS.

Il Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, prive di indennità o assegni di disoccupazione o di altri aiuti a sostegno del reddito, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata.

Il sussidio è subordinato ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per  l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati ed enti no profit. Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

Il decreto affida ai Comuni la gestione operativa delle domande ed il relativo accoglimento/diniego, mentre l’Inps è chiamato ad effettuare i controlli delle posizioni dei soggetti richiedenti per verificare il possesso dei requisiti richiesti.

I cittadini interessati saranno infatti tenuti a presentare la domanda direttamente al proprio Comune di appartenenza che, successivamente, provvederà ad inoltrarle all’Inps, ai fini della verifica automatica delle condizioni previste dal decreto (ISEE, presenza di eventuali altre prestazioni di natura assistenziale, situazione lavorativa ecc.) e della conseguente disposizione dei benefici economici, che saranno erogati dal Gestore del servizio attraverso una Carta precaricata.

Il Comune di Treviso

Il Comune di Treviso è stato individuato, dalla Conferenza dei Sindaci dell’USLL n. 9, quale ente capofila dell’ambito territoriale e, per questo motivo, dopo un incontro tenutosi presso la Regione Veneto nei giorni scorsi e a cui hanno partecipato tutti i Comuni veneti individuati quali capofila nell’ambito territoriale di ciascuna USSL di riferimento, il Settore Servizi Sociali e Demografici, Scuola e  Cultura, ha già fissato per il prossimo Giovedì 25 Agosto un summmit tra tutti i responsabili dei Servizi Sociali dei Comuni per condividere linee gestionali ed operative comuni e

Infatti, ai complessivi 750 milioni destinati al sostegno economico delle famiglie che hanno i requistiti per il beneficio, si aggiungono 486.943.523,00 Euro che costituiscono la dotazione finanziaria complessiva dell’avviso publico (FSE – PON “Inclusione”), pubblicato proprio in questi giorni, rivolto ai Comuni, tra loro coordinati a livello di ambiti territoriali, per finanziare interventi volti a rafforzare la rete dei servizi per la presa in carico e attivazione dei nuclei beneficiari del SIA. Per la presentazione delle proposte progettuali di intervento c’è tempo fino al 30 dicembre prossimo.  Per l’ambito territoriale della Conferenza dei Sindaci dell’USSL n. 9 sono a disposizione all’incirca 963.000,00 Euro. Al Settore Servizi Sociali e Demografici, Scuola e Cultura il delicato e complesso compito di coordinamento e di gestione dell’iter amministrativo che si concluderà con la presentazione della proposta di intervento e della relativa domanda di finanziamento.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Treviso capofila nella lotta alla povertà: un milione per i comuni dell'Ulss 9

TrevisoToday è in caricamento