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Cronaca Sant'Antonino / Via Sant'Antonino, 29

Degrado e sporcizia fuori da scuola, interviene Conte: «Via la panchina»

Il sopralluogo ieri pomeriggio, 15 dicembre, del sindaco, dell'assessore Sandro Zampese e del comandante della polizia locale, Andrea Gallo, in via Sant'Antonino a Treviso, fuori dalle "Manzoni". L'intervento sarà eseguito dopo le feste di Natale

Degrado, sporcizia, lattine di birra gettate a terra a pochi passi da un cestino dell'immondizia, ricolmo dei resti di un festino a base di alcool. Questo lo scenario che da qualche tempo sono costretti a sopportare il residenti di Sant'Antonino, soprattutto chi frequenta la zona delle primarie Manzoni.

«Persone incivili e maleducate -spiega il sindaco Mario Conte in un post pubblicato su Facebook- hanno pensato bene di lasciare un porcile nelle vicinanze una panchina posizionata nei pressi delle scuole Manzoni. Sia dall'istituto sia dai cittadini sono arrivate segnalazioni di persone intente a bivaccare».

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Da qui la soluzione: via la panchina della discordia, applicando così il celebre metodo utilizzato dallo "sceriffo" Giancarlo Gentilini. «All'esito di un sopralluogo con il comandante della polizia locale, Andrea Gallo e l'assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese -continua Conte- abbiamo deciso di rimuovere la panchina (che verrà sostituita dal prolungamento dello spazio verde) e posizionare telecamere mobili.Verde e natura, dunque, per riqualificare questo angolo di Sant'Antonino. L'intervento verrà effettuato subito dopo Natale».

La panchina, il tardo gentilinismo e le photo opportunity

Mi ha fatto un po’ sorridere lo “schieramento di forze” di fronte alla panchina a Sant’Antonino che sarebbe la causa dell’insozzatura (ignobile, sia ben chiaro) dell’area limitrofa. Mi chiedo se sia diffuso il comportamento che prevede, di fronte appunto a una situazione che non si può neppure definire di microcriminalità, tantomeno di “ordine pubblico”, che intervengano Sindaco, assessore ai Lavori Pubblici e Comandante della Polizia Municipale. Mi pare che, per gli amministratori in questione si sia trattato più dell’ennesima photo opportunity che della reale necessità di un “sopralluogo” visto che poi la decisione è stata quella di togliere la panchina, misura che non richiedeva certo la presenza fisica dei vertici dell’amministrazione cittadina. Per quanto riguarda la rimozione della panchina “istigatrice del malaffare” (scelta di “tardo gentilinismo”) vale quanto detto in tante altre occasioni: se viene tolta una panchina ne troveranno un’altra o individueranno un altro angolo del quartiere “adatto” alle loro esigenze. Non sarebbe più utile, invece, tentare di capire chi e perché ha questi comportamenti, per tentare di prevenirli con gli interventi che si rivelassero utili, magari di tipo sociale?

Gigi Calesso - Coalizione Civica per Treviso

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