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Cronaca Cornuda / Via Giacomo Matteotti

Monfumo, Cornuda e Pederobba: raffica di allagamenti, strade come fiumi

Il maltempo ha colpito anche la Marca. Violenta grandinata a Vittorio Veneto, vigili del fuoco impegnati anche a Crespano, Cavaso Chiarano e in altri Comuni della Pedemontana. Centralini del 115 presi d'assalto

Le strade ridotte a fiumi, tra cui la principale, via Matteotti. Case, garage, esercizi commerciali, alcune ditte della zona industriale allagati. Traffico in tilt. Questi gli effetti della bomba d'acqua che poco dopo le 12.30 di oggi, martedì 4 agosto, ha colpito duramente il territorio comunale di Cornuda. Al lavoro i vigili del fuoco ma anche la protezione civile. Purtroppo questa situazione si ripete da alcuni anni: bastano alcune precipitazioni intense ed il centro del Comune finisce sott'acqua.

Il maltempo ha interessato tutta la provincia di Treviso. I vigili del fuoco, il cui centralino è stato letteralmente preso d'assalto, stanno intervenendo in decine di località colpite dal maltempo. Allagamenti si sono verificati in vari Comuni della pedemontana tra cui Chiarano e Pederobba, Cavaso, Crespano, Monfumo. A Vittorio Veneto, in via Col di Lana, la circolazione è stata bloccata dalla caduta di alcuni rami. Una grandinata ha inoltre colpito duramente i vigneti, soprattutto nella zona di Anzano.

A Monfumo il Torrente Muson è esondato, in località La Valle. Al lavoro una pattuglia della Servizio Associato della polizia locale che ha dato supporto ai carabinieri e al sindaco di Monfumo per gestire la viabilità. In ausilio alcuni operatori del vicino Comune di Asolo. La Protezione civile comunale asolana sta monitorando i corsi d'acqua e la viabilità collinare (chiusa una parte di via Fosse per impraticabilità della strada). Una pattuglia della polizia locale è in via del Maglio per monitorare il torrente Muson presso il cantiere della cassa di espansione.116798485_3457190554299454_4610991840968347912_n-2

Regione dichiara lo stato di crisi

Così come sta facendo in queste ore, il maltempo ha determinato negli ultimi giorni ripetute situazioni tali da indurre il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a dichiarare più volte lo stato di crisi per eccezionali avversità atmosferiche. Lo stato di crisi è stato dichiarato, fino al termine della fase meteorologica avversa, per i danni riportati nei territori delle province di Belluno, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza. Lo stato di crisi è stato inoltre decretato dal Governatore del Veneto altre due volte: la prima per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi il 21 e il 23 luglio 2020 nelle province di Belluno e Vicenza; la seconda per le avversità atmosferiche del 29 luglio nel comune di Auronzo di Cadore, e per quelle del 30 luglio nel comune di Canale d’Agordo.

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