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Cronaca

Coronavirus, altri due decessi in geriatria: le vittima salgono a sei

Come da protocollo i conviventi e i contatti stretti dei pazienti positivi al Covid vengono presi in carico dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica e posti in isolamento domiciliare. Un dipendente del tribunale ricoverato per Covid-19, una decina di colleghi in quarantena

In relazione all’ultimo bollettino di aggiornamento sul coronavirus divulgato da Azienda Zero, l’Ulss 2 precisa che i tre nuovi positivi registrati dal “cluster Treviso” sono riferiti ad altrettanti pazienti attualmente ricoverati in Malattie Infettive al Ca’ Foncello. Due donne, rispettivamente di 82 e 84 anni, erano state ricoverate in Geriatria prima del decesso registrato in quel reparto il 25 febbraio. Il terzo paziente, un uomo di 84 anni, proviene invece dal domicilio.

Rispetto a stamane i deceduti salgono, complessivamente, a sei, per il decesso di due pazienti della geriatria, entrambe con pluripatologie, una di 90 anni e l’altra di 88 anni, positive al Covid-19. Come da protocollo i conviventi e i contatti stretti dei pazienti positivi al Covid vengono presi in carico dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica e posti in isolamento domiciliare.

Intanto il Covid-19 è arrivato anche all'Appiani a Treviso. Un dipendente dell'ufficio giudici di pace del tribunale di Treviso si trova ricoverato in terapia intensiva al Ca' Foncello. Il tampone ha rivelato la positività al Coronavirus. Una decina di colleghi sono stati messi in isolamento e per ora non hanno sintomi. L'ufficio è rimasto chiuso al pubblico e nelle prossime ore si valutano ulterioir provvedimenti.

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La Camera Penale Trevigiana: «Sospendere le udienze»

La Camera Penale Trevigiana "Guido Sorbara" desidera anzi tutto esprimere la propria solidarieta a tutti i Magistrati, Avvocati e operatori del settore che in questi giorni difficili, con  sforzo  e dedizione, si  sono prodigati  e hanno fatto  fronte  comune, nel rispetto  di  ciascun  ruolo  e funzione, per arginare questa emergenza. Del resto, e nelle difficolta che talvolta si assiste ai gesti piu encomiabili. Andando brevemente al merito della questione oggetto dell'incontro, ritengo sia indispensabile che le udienze si tengano in modo da assicurare pienamente  it  diritto  alla  salute  di  tutti  senza  pregiudizio  del  diritto  di difesa. Se cio non fosse possibile - e da quel che ho potuto apprendere e constatare questo delicato contemperamento  tra principi  costituzionalmente  garantiti risulta spesso  sommamente difficile e finanche  impossibile -  riterrei opportuno che le udienze cosi come i  termini (per questi gia per il settore penale vi è come noto una previsione normativa) siano sospesi fino a che la situazione non mutera onde garantire it pieno esercizio del diritto di difesa ferma restando la tutela del diritto alla salute. Insomma, i due principi costituzionali debbono contemperarsi, se possibile, ma non possono ovviamente essere sacrificati I'uno a discapito dell'altro. II diritto di difesa implica e sottintende anche la possibility di accedere in condizioni  normali  alle cancellerie e agli altri uffici giudiziari trattandosi di attivita anch'essa indispensabile per il corretto e pieno esercizio di tale diritto non sacrificabile. Ne puo infine  mortificarsi  l'attivita difensiva riducendola a mero e vuoto simulacro. Come del resto gia previsto, per le procedure urgenti - e in particolare per quelle  che  afferiscono  la  liberty  personale -  dovra  trovarsi  it  modo  di assicurare lo svolgimento delle udienze e dell'attivita difensiva sempre nel rispetto dei su indicati principi.

II Presidente della Camera Penale Trevigiana "Guido Sorbara", Federico Vianelli

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