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Cronaca Borgo Mestre / Via Riccardo Selvatico

Birra dopo la partita di padel al circolo sportivo, blitz della polizia

L'episodio sabato scorso all'esterno bar-ristorante annesso al "Padel" in via Selvatico: ora il locale, gestito da un 51enne, dovrà restare chiuso per cinque giorni ma la Prefettura potrebbe rincarare la sanzione fino a trenta giorni

Stavano bevendo una birra, dopo una partita di padel, nella terrazza esterna del bar-ristorante "La cucineria" (precisamente nella zona fumatori), attiguo al circolo sportivo di via Salvatico a Treviso e sono stati sorpresi dagli agenti delle volanti della polizia. E' scattata per tutti una multa salata per violazioni alle norme presenti nel Dpcm anti-covid: sanzionati il titolare della struttura, un 51enne trevigiano, e agli avventori, undici persone atleti che si erano fermati all'esterno del locale dopo una partita. L'episodio è avvenuto sabato scorso, nel pomeriggio.

Gli agenti hanno ordinato l'immediata chiusura immediata del locale per 5 giorni. Al gestore, a cui è stata contestata inoltre la violazione amministrativa sancita dall’ultimo Dpcm sulla sospensione in ambito territoriale “arancione” di tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande svolte sul posto e che prevede una sanzione pecuniaria sino a 1000 euro.

La contestazione è stata segnalata alla Prefettura di Treviso, che dovrà adesso valutare la sanzione accessoria di chiusura del locale sino ad un massimo di 30 giorni, così come stabilito dalla normativa vigente. La stessa multa da 400 a 1000 euro è stata inflitta a ciascuno dei clienti trovati al momento a consumare cibi e bevande sul posto, così come espressamente vietato dal medesimo DPCM. Sono in corso ulteriori ed approfondite verifiche per accertare eventuali ulteriori sanzioni da applicare a tutti i presenti all’interno del circolo sportivo in merito all’avvenuto giustificato spostamento nell’ambito territoriale di questa provincia.   

“Non c'entro nulla con la protesta dei ristoratori -racconta Nicola Bosisio, titolare di Padel Treviso- sono il titolare della struttura sportiva composta da sette campi, tre coperti e quattro non coperti: gli agonisti possono giocare, i tesserati Fit all'interno, gli altri fuori. La Questura è venuta, gli spogliatoi erano chiusi, hanno chiesto i documenti di chi giocava, a me non è stato contestato nulla. L'unico problema ce l'ha avuto quello del bar: siamo due partite Iva diverse: i dieci sono giocatori che si sono fermati dopo una partita, alcuni erano seduti attorno al tavolo. Chiaro se sei fuori posto ma questo è un disservizio per i miei clienti che non possono neanche prendersi una bottiglietta d'acqua”.

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