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Cronaca

Video con il drone per i 500 anni delle mura, la denuncia: "Nessuna autorizzazione"

Azienda trevigiana nel mirino per alcune irregolarità tra cui la mancata comunicazione ad Enac del sorvolo del centro storico. Il filmato era stato prodotto gratuitamente per il Comune di Treviso

TREVISO Un video in cui viene immortalata dall'alto la città di Treviso, attraverso un drone, il cui volo non aveva avuto però nessuna autorizzazione da parte dell'Enac (ente nazionale aviazione civile) e con varie violazioni al regolamento che regola quelli che sono chiamati "aeromobili a pilotaggio remoto". Un'azienda trevigiana, produttrice del filmato, della durata di circa tre minuti, rischia ora guai seri.

Non si tratta di un video qualsiasi: si tratta di un video, celebrativo dei 500 anni dalla creazione delle mura cittadine e presente anche su Youtube. Il filmato, con tanto di logo del Comune di Treviso al termine, è stato "prodotto e offerto gratuitamente" (così si legge) dall'azienda finita nel mirino.

A denunciarne alla polizia il presunto comportamento irregolare è stato un pilota di droni trevigiano che ha presentato una documentazione dettagliata presso gli uffici della Questura di Treviso: oltre al video incriminato presente anche una dichiarazione di Enav (Ente nazionale assistenza al volo) che conferma come il volo del drone, con cui è stato prodotto il video, non fosse mai stato comunicato alle autorità competenti, oltre che alla polizia locale di Treviso.

La denuncia, ben documentata, segnala diverse irregolarità: il sorvolo di zone molto trafficate, la scarsa distanza dalle persone inquadrate (deve essere di almeno 20 metri), sorvolo di zone sensibili come la Prefettura e l'assenza di un pilota abilitato tra gli autori delle riprese. I droni, di proprietà dell'azienda, sarebbero invece regolarmente registrati ma i piloti che hanno firmato il filmato non hanno invece nessuna autorizzazione a volare su Treviso.

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