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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Giuseppe / Via Noalese

Travolto da un'auto, ex dirigente di Poste muore dopo due giorni di agonia

Non ce l'ha fatta Ezio Renosto, 85 anni, vittima di un tragico incidente domenica scorsa lungo la Noalese a Treviso. L'anziano prestava servizio dal 1995 all'Ipab Appiani Turazza. Indagano per omicidio stradale il 70enne alla guida della vettura

Domenica scorsa è stato travolto da un'auto lungo la Noalese, di fronte alla chiesa di San Giuseppe, mentre era in sella alla sua bici. Le sue condizioni, apparse fin da subito disperate, si sono aggravate con il passare delle ore e nella mattinata di oggi, 23 agosto, dopo neppure 48 ore di agonia, è morto all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Non ce l'ha fatta Ezio Renosto, trevigiano di 85 anni: troppo gravi le lesioni riportate nell'incidente. E' lui la decima vittima della strada in questo mese di agosto: segue di un giorno la morte di Daniela Costacurta, 49enne vittoriese morta all'alba di lunedì in A27, mentre stava andando a lavoro, allo stabilimento Luxottica in cui lavorava come operaia.

L'incidente di domenica scorsa

Ezio Renosto, secondo quanto ricostruito dalla polizia locale di Treviso, intervenuta sul posto con due pattuglie, si trovava in sella alla sua bici quando è stato travolto lungo la Noalese da una Alfa Romeo 145 con al volante un 70enne, anche lui trevigiano. La vettura, dopo aver falciato l'anziano, scaraventato sul cofano e poi sull'asfalto, ha terminato la propria corsa contro un lampione. L'85enne (era nato il 4 luglio 1947) è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso ma le sue condizioni sono apparse fin da subito disperate. La tragedia è stata interamente immortalata dalle telecamere di videosorveglianza: i video entreranno nel fascicolo d'inchiesta per omicidio stradale che la Procura di Treviso si appresta ad aprire a carico del 70enne, subito sottoposto, dopo lo schianto, ai test alcolemici, risultati negativi. Alla base del dramma forza una distrazione improvvisa.

Chi era la vittima

Sposato con Dina e con due figli, Mariangela e Mauro, Renosto abitava in via Albertino da Corona, una vita di impegno la sua, culminata nel giugno del 1992 con il conferimento dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Dal 1960 al 1995 aveva lavorato alle Poste di Quinto di Treviso come dirigente, alternando l'attività nel sindacato di categoria della Cisl, dove era stato segretario provinciale e componente del Consiglio nazionale. Per quasi vent'anni, dal 1995, si era impegnato, a titolo gratuito all'IPAB Graziano Appiani, prima come segretario, poi come economo.

Il cordoglio del sindaco Conte

Il Presidente di Anci Veneto, Mario Conte, interviene sul tema della sicurezza stradale che è tornata al centro del dibattito dopo gli incedenti mortali delle ultime settimane: «Innanzitutto il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno ai famigliari delle vittime che, purtroppo, in molti casi erano giovane vite. Ci tengo, però, a sottolineare che per i Comuni del Veneto la sicurezza stradale è una priorità ed è al centro della nostra azione di governo. Lo dico per sgombrare il campo da alcune voci di sottofondo che dicono che alcuni incidenti sono stati causati dalla mancanza di illuminazione nelle strade per la scelta di alcune amministrazioni di razionalizzare l’uso dell’elettricità. Non si può scaricare sui sindaci la responsabilità di questi incidenti perché, purtroppo, con gli strumenti a disposizione facciamo il massimo. Sul fronte energia abbiamo denunciato il problema già da mesi invocando l’intervento dello Stato per aiutare i Comuni che, come imprese e cittadini, soffrono l’effetto degli incrementi esponenziali delle bollette che rappresentano una vera e propria emergenza».

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