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Cronaca

Contratti di lavoro irregolari e false fatture, la Procura indaga venti persone

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha bussato a 22 imprese, direttamente o indirettamente coinvolte nell'inchiesta. Tra le accuse anche la frode fiscale

Cinque società che avrebbero utilizzato manodopera irregolare, per lo più straniera, in qualità di sub-appaltatori in almeno 15 cantieri di altrettante imprese e 20 persone che risultato indagate dalla Procura di Treviso. Questo quanto emerge dalle carte di una vasta operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Treviso, coordinata dal pubblico ministero Anna Andreatta, che ha permesso di far venire alla luce, oltre che l'utilizzo di lavoratori in nero, un giro di false fatturazioni e frodi fiscali per svariati milioni di euro.

Ventidue le perquisiizioni effettuate tre giorni fa dai militari delle Fiamme Gialle, che si sono presentati presso le sedi della Enisa Srl a Conegliano e Roma, della Oddo srls (che si trava nella capitale), della Enis srl in Liquidazione di San Vendiemmiano e dello studio "F.C. Associati srl" di Conegliano, tenutario delle scritture contabili della Enisa Srl.

Fra gli indagati ci sono Maurizio Grassi, 58anni di Ponzano Veneto, Giovanni Muratore, 47enne palermitano ma residente a Conegliano, l'albanese Ervin Doda, 27enne che al momento si trova in Albania, Oddone Loschi, 66enne di Maserada sul Piave, Nicolò Corso, commercialista collaboratore della Fc Associati, 52enne attualmente residente in provincia di Bergamo e Giovanni Dal Cin, 32enne, che figura come coordinatore dello studio commercialistico coneglianese. Le accuse sono emissione di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e somministrazione di lavoro irregolare, con il dolo specifico di eludere le norme inderogabili di legge o di contratto collettivo applicate al lavoratore.
 

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