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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Fatture false ed evasione dell'Iva, arrestato imprenditore

L'uomo, un 40enne di origini cinesi, è proprietario di due bazar a Treviso: ora si trova ai domiciliari. Denunciati dal Gruppo della Guardia di Finanza altri 41 asiatici suoi complici. Sequestrati beni per 850mila euro in denaro contante, azioni e prodotti

TREVISO Per frodare il Fisco, evadendo Iva e abbattendo l'imponibile, utilizzava fatture false, per il fittizio acquisto di merce, emesse da ben 41 società "fantasma", tutte senza sede fisica e che vedevano come legali rapprensentanti altrattanti cittadini cinesi. Questo il meccanismo evasivo scoperto dei finanzieri del Gruppo di Treviso che hanno arrestato, nel corso della giornata di giovedì, un facoltoso imprenditore cinese di 40 anni, titolare di due bazar di abbigliamento e prodotti per la casa in città. Lo straniero, finito ai domiciliari su ordine di carcerazione firmato dal gip Angelo Mascolo, avrebbe utilizzato circa 3 milioni di fatture false ed evaso l'Iva per mezzo milione di euro. L'indagine, coordinata dal pm Vincenzo Russo, ha portato ad iscrivere nel registro degli indagati altri 41 cittadini cinesi, complici del 40enne. Sono tutti proprietari di altrattante società "cartiere" che esistevano al solo scopo di emettere fatture false a beneficio dell'imprenditore. Gli asiatici, molti dei quali lavoravano come camerieri presso ristoranti cinesi, vivono nelle province di Milano (una quindicina), Firenze, Brescia, Padova e Venezia mentre alcuni sono addirittura irreperibili.

Le fiamme gialle di Treviso hanno già sequestrato complessivamente beni per 850mila euro tra cui denaro contante (100mila euro), conti correnti, azioni (20mila euro circa) e merce esposta nei due bazar di proprietà del 40enne. L'obiettivo dei finanzieri è arrivare ad una quota definitiva pari a 1,2 milioni di euro.

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