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Cronaca San Liberale / Borgo Furo di Santa Bona

Gettò olio bollente su un altro giovane, 26enne condannato a otto anni

L'uomo di origine senegalese doveva rispondere di tentato omicidio plurimo e resistenza a pubblico ufficiale. Nel luglio del 2021 aggredì per questioni di droga un connazionale, colpendolo anche alla testa con la padella ancora rovente

Otto anni per tentato omicidio pluriaggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Questa la sentenza che è stata emessa oggi dal giudice per l'udienza preliminare Gianluigi Zulian (in abbreviato) nei confronti di S.D., il 26enne senegalese che, nel luglio del 2021, ha gettato dell'olio bollente addosso ad un connazionale 25enne e poi l'ha colpito alla testa con una padella ancora rovente. All'uomo, su cui pesano diversi precedenti tra cui una denuncia per maltrattamenti sporta dai genitori per fatti avvenuti tra il 2019 e il 2020, è stato imposto di pagare anche una provisionale di 20 mila euro nei confronti della vittima, che nell'aggressione aveva riportato ustioni di secondo grado alla schiena e in testa.

S.D. (difeso dall'avvocato Mario Nordio) avrebbe agito per motivi di droga, forse una partita di scarsa qualità vendutagli dal connazionale. Il gesto violento sarebbe infatti avvenuto al termine di un litigio: all'inizio erano volate parole grosse, forse qualche schiaffo, poi però avrebbe preso la padella piena di olio bollente con cui stava cucinando delle patatine fritte e l'avrebbe rovesciata addosso al 25enne. 

Degli schizzi d'olio sono finiti anche addosso alle due donne che si trovavano in casa: la proprietaria dell'appartamento, nel quartiere Borgo Furo a Treviso, che era stata ricoverata con ustioni di media gravità all'ospedale Ca' Foncello di Treviso e una ragazza, portata in pronto soccorso e poi dimessa con una prognosi di qualche giorno. Non contento, tra le urla di tutti, l'aggressore in preda all'ira ha continuato a colpire il malcapitato sulla testa con la stessa padella, ancora rovente.

Dopo l'aggressione S.D. si è dato alla fuga, cercando rifugio in un altro appartamento vicino. La Polizia lo trovò visibilmente scosso e ancora coperto di sangue. Alla vista degli agenti il senegalese avrebbe cercato nuovamente di scappare, scagliandosi contro di loro per guadagnarsi una via di fuga, ma i poliziotti lo hanno bloccato e caricato in auto con le manette ai polsi.  La perizia psichiatrica a cui S.D. è stato sottoposto ha messo in evidenza come il ragazzo fosse pienamente in possesso delle sue facoltà. 
 

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