Spacca la vescica ad un cliente, "buttafuori" 35enne condannato
L'uomo, che lavorava come addetto alla sicurezza all'Havana di Treviso, avrebbe colpito al basso ventre un giovane di 30 anni, reo di "disturbare". La vittima era stata operata d'urgenza per lo sversamento dell'urina
Una serata tra amici, trascorsa bevendo qualche bicchiere di troppo. Poi ad un certo punto quella che, fortunatamente, è stata una tragedia solo sfiorata: uno dei ragazzi, tutti sulla trentina, viene portato fuori a forza dai "buttafuori" del locale perché disturbava. Qui uno dei componenti della Security del locale avrebbe però infierito selvaggiamente su di lui, sferrandogli un colpo al basso ventre e causando la rottura della vescica.
Per questi fatti C.L., 35 di Treviso, è stato condannato per lesioni personali a 1 anno e 15 giorni di reclusione. La Procura aveva chiesto 8 mesi. La sentenza, pronunciata dal giudice Francesco Sartorio, è stata emessa senza la concessione della sospensione condizionale della pena dal momento che l'imputato aveva già subito due condanne sempre per lesioni.
La storia risale alla notte fra il 2 e il 3 dicembre del 2017. La vittima, che risiede a Pieve di Soligo, si trovava presso il discobar e pizzeria "l'Havana", in zona Fonderia a Treviso, per passare un serata in compagnia di amici. Ad un certo punto, complice l'assunzione di alcol che il gruppo non si era lesinato, l'uomo si è avvicinato al deejay del locale, infastidendolo. Sono allora intervenuti gli uomini della sicurezza, che senza usare mezze misure lo hanno letteralmente trascinato all'esterno. Uno di questi però lo ha anche colpito con una ginocchiata alla pancia. Il colpo è stato talmente forte che il ragazzo, svenuto all'istante, ha riportato la rottura della vescica. Trasportato d'urgenza al Ca' Foncello, era stato operato per lo sversamento dell'urina nello stomaco.
Qualche settimana dopo gli amici che erano con la vittima del pestaggio gli hanno fatto vedere alcune foto del locale, tutte tratte da Fecebook, nel tentativo di arrivare a una identificazione dell'aggressore. Una volta individuato l'uomo, il 30enne ha integrato la denuncia e si è arrivati al processo.