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Cronaca San Liberale

Da cameriere a pusher: 26enne arrestato. In casa scoperti 20mila euro in contanti

L'indagine della squadra mobile di Treviso ha portato a far emergere un giro di spaccio gestito da un giovane trevigiano. Perquisendo la sua abitazione sono stati trovati 90 grammi di cocaina, un etto di marijuana e tanto denaro contante, nascosto soprattutto in camera. Il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte al giudice

Recentemente aveva lavorato come cameriere stagionale in un locale di Treviso ma poi aveva preferito dedicarsi ad un lavoro ben più redditizio, ovvero quello di pusher di cocaina a tempo pieno. A scoprire i traffici illeciti gestiti da qualche tempo da un 26enne trevigiano, P.B., sono stati gli investigatori della squadra mobile di Treviso, coordinati dalla dirigente Immacolata Benvenuto, che qualche giorno fa hanno arrestato il giovane per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Oggi, 30 settembre, il 26enne è comparso di fronte al giudice Marco Biagetti, di fronte al quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. A difenderlo l'avvocato Alessandro Canal. Attualmente il trevigiano si trova ai domiciliari, in attesa di essere interrogato dal pm Michele Permunian.

Perquisendo l'abitazione del pusher gli investigatori, da tempo sulle sue tracce, hanno trovato 90 grammi di cocaina e un etto circa di marijuana, oltre a materiale per confezionare dosi e il classico bilancino di precisione per la vendita al minuto. Ad impressionare è senza dubbio la quantità di denaro contante ritrovata in casa, in cui viveva solo, e nella sua auto: in tutto si tratta di circa 20mila euro, soldi frutto della sua attività di smercio. Dalle indagini è emerso anche che il 26enne desiderava a tutti i costi arricchirsi, ad ogni prezzo e con ogni mezzo. In questo caso il mezzo era proprio lei, la cocaina. La sua clientela era composta da decine tra semplici operai (alcuni anche stranieri, tra cui un ucraino) a impiegati per un costo a dose che era di circa 80 euro al grammo (la sostanza da lui smerciata sarebbe stata di elevata qualità). L'appuntamento con gli acquirenti era solitamente nei pressi dell'abitazione dello spacciatore, nel quartiere di San Liberale. Dal suo smartphone la squadra mobile risalirà alla lista dei clienti del pusher: in molti saranno sentiti nei prossimi giorni dal pubblico ministero Michele Permunian. Per molti potrebbe scattare una segnalazione alla Prefettura come assuntore.

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