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Cronaca

Scandalo delle case popolari, la Procura ha chiesto una seconda proroga delle indagini

Il pubblico ministero Gabriella Cama avrà altri sei mesi per indagare sul terremoto che sta scuotendo i palazzi della politica trevigiana. L'inchiesta è condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Treviso

Il sostituto procuratore Gabriella Cama ha ottenuto la proroga delle indagini sul cosiddetto "scandalo" relativo all'assegnazione delle case popolari nel comune di Treviso. Al momento sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri di Treviso sono finite ben trentasette persone, per lo più di etnia rom, ma ci sono anche i nomi "eccellenti" di alcuni dirigenti di Ca' Sugana, tra cui il responsabile (sollevato dall'incarico) dell'ufficio casa Stefano Pivato, due suoi collaboratori e Roberto Bonaventura, numero uno del settore Urbanistica, Sportello Unico e verde urbano, anche lui esonerato dalle funzioni relative agli alloggi di edilizia residenziale popolare. Sono tutti accusati, a vario titolo, di concorso in corruzione e abuso in atti d'ufficio.

Il pubblico ministero avrà quindi altri sei mesi per provare a dipingere la tela inquietante di una vicenda clamorosa che sta scuotendo i palazzi della politica trevigiana, incentrata su personaggi "poco raccomandabili", spesso con una lunga fedina penale, che avrebbero frequentato assiduamente gli uffici di Viale Vittorio Veneto e che avrebbero avuto una rapporti assidui con funzionari e dirigenti. A contribuire a far scoppiare il caso ci sarebbe una mail, inviata circa un anno fa da un esponente della comunità nomade (poi morto) secondo il quale "tutti sanno che a Treviso per avere le casa devi pagare". La missiva è stata inviata al Comune e anche alla Prefettura.

Figure centrali, secondo gli inquirenti, sarebbero stati gli intermediari (la 50enne Silvana Hudorovich, il 51enne Gigante Levacovic, la 31enne Mirka Bogdan, tutti residenti nel capoluogo, il giostraio 38enne Simone Garbin, che abita nella castellana, e l'ex capogruppo del centrodestra ed ex consigliere comunale Enrico Renosto): si ipotizza che abbiano ricevuto somme di denaro o altre utilità da quelli che premevano per avere la casa e, nelle ipotesi della Procura, avrebbero poi pagato i "colletti bianchi" per far ottenere gli immobili. Bonaventura è in realtà indagato per un altro fatto: a lui sarebbe riconducibile la pratica per un abuso edilizio, in Via Mantovani Orsetti, che sarebbe stato sanzionato e quindi sanato da un inquilino rom.

Nuovo bando Erp: il terzo Polo vota con la maggioranza

Nel corso dell'ultimo consiglio comunale di Treviso sono state votate le linee guida del prossimo bando per gli alloggi Erp e si è materializzato l'inedito asse tra Lega e Terzo Polo che spacca ancor di più l'opposizione, già finita in pezzi dopo la fuoriuscita dal Pd di Grigoletto, Rocco e Pezzato. Il sindaco Mario Conte ha parlato di "responsabilità politica" per il voto sulla graduatoria. Nel dettaglio questa prevede l'8% dei posti riservati a genitori soli, con figli minori a carico, e il 4% a giovani under 35 e alle giovani coppie.

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