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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sfugge a tre posti di blocco, ambulante finisce nei guai

L'uomo, un 53enne pugliese ma residente a Praga, nella Repubblica Ceca, la notte tra il 28 e il 29 agosto scorso non si è fermato a tre controlli e si è reso protagonista di un rocambolesco inseguimento ad alta velocità lungo le strade di Treviso, Silea e Mogliano Veneto

Si era reso protagonista di rocambolesco inseguimento, avvenuto nella notte tra sabato 28 e domenica 29, che aveva avuto come teatro le strade di Treviso, Mogliano Veneto, Silea e che si era concluso con il guasto al mezzo di cui era alla guida a Preganziol, presso una stazione di servizio dove alla fine i carabinieri lo avevano arrestato.

Oggi, 9 settembre, G.C., un 53enne ambulante italiano, originario della Puglia ma residente a Praga, la capitale della Repubblica Ceca, si è presentato davanti al gip Marco Biagetti per l'interrogatorio di garanzia. Affiancato dal legale, l'avvocato Stefano Zoccarato, ha risposto alle domande del giudice giustificando le proprie azioni con il fatto di essersi trovato senza patente, dimenticata nell'albergo dove risiedeva.

«Al momento di essere intercettato dalla rima pattuglia - ha detto - ho realizzato di aver dimenticato i documenti. Visto il mio passato (l'uomo ha vari precedenti penali) ho perso la lucidità e mi sono dato alla fuga, evitando altri due controlli. Mi dispiace, non so cosa mi sia passato per la testa, è stata una decisione che ho preso sul momento, non volevo fare del male a nessuno».

G.C. era tornato in Italia per acquistare della merce che poi avrebbe dovuto portare in Repubblica Ceca. Intorno all'1,30 di quella notte era stato fermato da una pattuglia della Polizia Locale a San Biagio di Callalta ma aveva tirato dritto. Diretto prima verso Treviso e poi da qui in direzione Silea si era ritrovato alla calcagna quasi subito due gazzelle dei Carabinieri del Reparto Radiomobile di Treviso e due Volanti della Polizia. A bordo del suo furgone, un Peugeot Boxer di colore blu con a bordo  anche la moglie, si era dato quindi alla fuga ad alta velocità, superando di slancio il posto di blocco che i militari dell'Arma avevano predisposto a Silea, costringendo un carabiniere a sostarsi velocemente per non essere investito, e poi a Mogliano Veneto, all'altezza del casello autostradale di Venezia Nord, questa volta colpendo ad un ginocchio un appuntato.

Accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, nei confronti dell'uomo era stata chiesta la misura cautelare del carcere, che il gip, in prima battuta, aveva respinto, sottoponendo  il 53enne all'obbligo di firma a Treviso e al divieto di espatriare. Il difensore ha di fatto chiesto che anche questi due provvedimenti vengano ritirati. Il gip si è messo in riserva e deciderà entro le prossime ore.

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