Tromba d'aria a Zenson: case scoperchiate, alberi caduti, vigneti distrutti e black out
A Salgareda colpita duramente la frazione di Campobernardo con molte abitazioni danneggiate e gravissimi danni alle colture. Bloccata la provinciale 57. A Silea sottopassi allagati a causa della bomba d'acqua. Superlavoro dei vigili del fuoco con decine di interventi in tutta la Marca
L'ondata di maltempo che nella prima mattinata di oggi, venerdì 2 agosto, si è abbattuta sulla Marca ha provocato gravi danni in provincia. Gli interventi dei pompieri, una quarantina in tutto, sono stati eseguiti nei Comuni di Carbonera, Villorba, Quinto, Vedelago, Castelfranco, Pederobba, Zenson di Piave, Silea, Salgareda e San Biagio di Callalta. Si tratta di tagli di piante, ripristino di pali pericolati, prosciugamenti e alcuni tetti danneggiati (nella foto in fondo un albero caduto a San Biagio). La situazione più grave certamente a Zenson di Piave, Salgareda e San Biagio dove si sarebbe scatenata una vera e propria tromba d'aria con numerosi alberi sradicati dalla furia del vento.
A San Biagio alberi caduti in via Prati, via Bosco, a Spercenigo (qui sotto il crollo di un ricovero per auto e attrezzi, famiglia Aldo Possamai), presso la caserma dei carabinieri (una pianta è caduta poco distante), via Angeli a Sant'Andrea di Barbarana e via Callaltella. Il primo cittadino Alberto Cappelletto è intervenuto con la polizia locale.
A Zenson di Piave la situazione più grave con alcuni platani caduti sulla provinciale 57 e tutte le vie comunali piene di piante, danni alle case, tra cui alcune scoperchiate. Il Comune al momento è isolati telefonicamente e manca la corrente elettrica. Pesantissimi i danni ai vigneti alcuni dei quali distrutti, letteralmente rasi al suolo. Il sindaco Dalla Nese è al lavoro con gli uomini della protezione civile.
A Salgareda è stata colpita duramente la frazione di Campobernardo e la zona del sottoargine del Piave: molte le case scoperchiate dalla furia del vento -ci riferisce il sindaco Andrea Favaretto- con alcuni vigneti che sono stati distrutti dalle raffiche violentissime di vento.
A Silea il sottopasso presso il centro commerciale Emisfero è bloccato a causa di un allagamento e allagato è pure il sottopasso lungo la Treviso-Mare nei pressi del the Space Cinema. Sottopasso allagato anche in via Macello.
A Carbonera caduti alcuni alberi, in particolare di fronte al cimitero (foto qui sotto), nei pressi delle Poste e in via Quintavalle mentre si è allagato, solo per breve tempo, il sottopasso di via Castello, già percorribile. «Le piante che ostruivano la circolazione sono già state tutte tolte -spiega il sindaco Federica Ortolan- la situazione è sotto controllo. L'auspicio è che le condizioni meteo migliorino per concludere le operazioni». A Maserada sul Piave caduti solo alcuni rami, tra cui uno di fronte al municipio con lievi danni ad un'auto. A Ormelle disagi limitati nonostante la pioggai intensa: registrati, nell'arco di pochi minuti, ben 35 mm di pioggia.
A Monastier colpita la parte a nord del Comune, quella al confine con i Comuni di Zenson e San Biagio, in particolare via Barbaranella e via Preda. «Ci sono numerosi vigneti a terra e alberi spezzati -racconta il sindaco Paola Moro- nella zona confinante con Zenson e San Biagio. I danni sono sicuramente molto ingenti: ogni volta che c'è un temporale purtroppo registriamo danni».
A Roncade è stata interessata soprattutto la zona di Biancade. "Ci sono stati danni soprattutto per alberi caduti -spiega il sindaco Pieranna Zottarelli- una mattinata intensa di lavoro per tutti: dipendenti dell'ufficio tecnico e polizia locale hanno verificato buona parte delle segnalazioni. Ci sono stati anche alcuni allagaenti e in centro a Roncade qualche pianta caduta. E' andata relativamente bene rispetto ad altre zone».
Un singolare episodio è stato diffuso sui social nelle scorse ore: a Riese Pio X i fossati di via Kennedy si sono riempiti di chicchi di grandine a tal punto che gli scoli del fossato si sono intasati.
COLDIRETTI: MILIONI DI DANNI Serre scoperchiate, ortaggi e verdure distrutte, alpeggi isolati per le violente grandinate e tempeste di acqua e vento che hanno colpito il nord Italia fra la Lombardia e il Veneto. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull'ultima ondata di maltempo che ha colpito a macchia di leopardo la Penisola causando milioni di euro di danni. Cuore della calamita' la Marca Trevigiana: mezz'ora interminabile di grandine, dicono gli agricoltori dell'Asolano, area collinare dove si coltivano ulivi, vigneti e grandi colture, mais in particolare, per alimentare i bovini degli allevamenti qui presenti in forte concentrazione. Il maltempo ha segnato la provincia di Treviso la fascia pedemontana che va da Castelfranco Veneto a Montebelluna fino ad Asolo. Il fortunale ha interessato anche l'immediata periferia trevigiana (comuni di Silea e frazioni di San Biagio di Callalta) provocando allagamenti, alberi sradicati e disagi che hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. In campagna vigne atterrate e impianti compromessi anche a causa delle forti raffiche di vento che nell'opitergino hanno scatenato una tromba d'aria. Da quando è partita l'estate - sottolinea la Coldiretti su dati ESWD - l'Italia è stata colpita da 462 tempeste di ghiaccio, acqua e vento, il 75% in più rispetto all'anno scorso, con pesanti ripercussioni sul lavoro degli imprenditori agricoli.
CONFAGRICOLTURA, DIFFICILE RECUPERARE Interi filari di vigneto abbattuti, campi di soia e mais azzerati. È il grave bilancio della violenta ondata di maltempo che si è abbattuta oggi sulla provincia di Treviso, che ha colpito in particolate le zone di Cessalto, Zenson di Piave, Salgareda, San Biagio di Callalta, Carbonera. «Stiamo raccogliendo le segnalazioni dei nostri agricoltori, ma possiamo già dire che è un disastro di grandi proporzioni -sottolinea Silvio Barbon, segretario di zona di Oderzo per Confagricoltura Treviso- Oltre alla forte grandinata, si è verificata una tromba d'aria che non solo ha colpito foglie e grappoli dei vigneti, ma in alcuni casi ha addirittura sradicato i filari, con perdite fino al 100 al cento. A Zenson ho visto 4 ettari di vigneti di un nostro socio dove è tutto raso al suolo. Danni gravissimi anche alle colture erbacee e ai seminativi, in particolare alla soia e al mais, dove in alcuni casi le perdite arrivano al cento per cento».
Sconsolato Giangiacomo Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso: «La conta vera e propria dei danni si farà nei prossimi giorni, ma possiamo già dire che purtroppo, per chi è stato colpito, un recupero sarà molto difficile in questa fase avanzata della stagione. La grandine ha pestato bene sia tra i vigneti che nei campi di seminativi: si tratta di ampie fasce a macchia di leopardo. Alcuni vigneti sono completamente defogliati e una parte consistente di grappoli è stata colpita. Quest'anno il meteo non ci ha fatto mancare nulla: una violenta grandinata a fine aprile, che ha colpito le colline di Colbertaldo e Vidor e una parte di vigneti in pianura di Valdobbiadene; la pioggia ininterrotta di maggio e il freddo che hanno causato danni ai frutteti e ritardato le semine, poi le violente grandinate che in luglio hanno colpito la zona di confine nel territorio di San Stino. Lo diciamo e ripetiamo: con questi cambiamenti climatici è fondamentale che tutti, compresi i coltivatori di seminativi, si assicurino. E serviranno strumenti sempre più diffusi e raffinati di copertura assicurativa su tutte le colture, anche se a volte non bastano neppure quelli a far fronte a perdite molto importanti».