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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Blitz dei Nas alla "Menegazzi", pizzicato infermiere non iscritto all'Ordine

E' un 45enne tunisino, residente nella Marca, che lavora nell'istituto per una cooperativa. Al vaglio degli investigatori anche il titolo di studio dello straniero

Blitz dei carabinieri presso la casa di riposo "Menegazzi" di San Giuseppe di Treviso. I militari, durante un controllo di routine sui protocolli anti-Covid-19 hanno identificato una decina di lavoratori tra cui un infermiere tunisino di 45 anni, dipendente di una cooperativa, che non risultava iscritto all'albo degli infermieri pur avendo un titolo, apparentemente regolare, su cui saranno svolti accertamenti nei prossimi giorni. Per lo straniero di profila una denuncia per esercizio abusivo della professione. Ulteriori accertamenti saranno svolti nei prossimi giorni.

Nella mattinata di ieri i carabinieri del nucleo Nas hanno controllato, in contemporanea, non solo la "Menegazzi" ma anche le altre tre strutture in capo all'Israa ovvero la residenza "Zalivani", la "Città di Treviso" a Santa Bona e la casa albergo, in centro storico. Durante le ispezioni non sono emerse irregolarità di sorta. Giorgio Pavan, direttore del "Menegazzi", in merito all'infermiere tunisino non iscritto all'albo, controbatte così alle contestazioni: «In base ad una norma contenuta in un decreto legge del 2020 e prorogata al 13 dicembre 2022 nel settembre scorso, è previsto che oss e infermieri, data la situazione del Covid e per la carenza di personale, possono operare, ammesso che siano iscritti all'albo del Paese di provenienza, qualora sia necessario». Anche la posizione del lavoratore sarà presto chiarita. «È un iscritto Ipasvi dal 2011" dice il direttore "si tratta di una vecchia conoscenza che ha già lavorato con noi».

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