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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Muore cadendo da due metri alla palestra del Mazzotti, domani l'autopsia sul 61enne

Si svolgerà domani, 9 febbraio, l'esame post mortem sulla salma di Paolo Malerba, l'addetto alle pulizie di Collepasso, in provincia di Lecce, deceduto diciotto giorni dopo un grave infortunio sul lavoro. L'uomo sarebbe scivolato da un "seggiolone" per arbitri di pallavolo utilizzato per azionare un manovella che doveva alzare uno dei canestri

Sarà effettuata domani, 9 febbraio, l'autopsia sulla salma di Paolo Malerba, il 61enne di Collepasso, in provincia di Lecce, rimasto vittima di un incidente sul lavoro accaduto alla palestra dell'Istituto scolastico "Mazzotti" di Treviso. L'esame post mortem, affidato all'anatomopatologo Alberto Furlatto, farà luce sulle cause del decesso che, secondo le prime indagini affidate allo Spisal di Treviso, sarebbe avvenuto per effetto di una caduta da un'altezza di un paio di metri.

Malberba era un dipendente della Pulitori e Affini spa, società esterna che ha in appalto la pulizia della palestra. Secondo quanto appurato fino ad oggi il 61enne, il 16 gennaio, sarebbe finito a terra mentre dopo essere salito sul seggiolone dell'arbitro di volley, utilizzato come scala, per raggiungere una manovella sistemata a due metri di altezza e così poter alzare alzare uno dei canestri proprio in vista dell'allenamento della squadra dell'Albatros, la compagine di pallavolo femminile di Treviso che utilizza la palestra. Dopo la brutta caduta Malerba ha subito perso conoscenza. Soccorso da medici e infermieri del Suem 118, l'uomo, che nella caduta avrebbe riportato una grave lesione alla testa, era stato ricoverato a Treviso in coma farmacologico. Ma il suo cuore ha cessato di battere 18 giorni dopo.

La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo di indagine ipotizzando - per ora senza nomi iscritti - il reato di omicidio colposo. Decisive, ai fini dell'inchiesta, saranno le conclusioni degli ispettori del lavoro che dovranno dire se la mansione eseguita dal 61enne fosse o meno da ricomprendere tra quelle contrattuali, se l'uomo avesse dovuto avere una seconda persona che gli faceva assistenza durante le operazioni oppure se si è trattato di una tragica fatalità. 

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