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Cronaca

Nasce il gemellaggio tra Treviso e la città israeliana di Nazareth

Un percorso che parte da lontano, dalle prime relazioni di fine secolo scorso fino ai recenti contatti. Esigenza nata da uno scambio sportivo tra società di karate che, oramai da 30 anni, lega le due città

TREVISO Con la presentazione pubblica di oggi alla presenza della delegazione della Città di Nazareth (Israele), l’Amministrazione Comunale di Treviso, in collaborazione con la CCIAA Treviso Belluno, ha avviato il processo che potrà portare alla realizzazione del gemellaggio tra Treviso e Nazareth. Un percorso che parte da lontano, dalle prime relazioni di fine secolo scorso fino ai recenti contatti. Esigenza nata da uno scambio sportivo tra società di karate che, oramai da 30 anni, lega le due città. Perché Nazareth? I gemellaggi nascono da ragioni diverse e possono portare a risultati veramente importanti: oggi, e anche ieri, questo pezzo di mondo (la Palestina) fa parlare di sé per una tensione sociale che non si placa. Oggi, come ieri, ogni azione che va in una direzione di attenzione e di scambio tra comunità è un contributo alla pacificazione tra popoli e al loro sviluppo economico e sociale. Treviso può dare un contributo sia nel favorire scambi economici che aiuti formativi in varie aree imprenditoriali (una su tutte: l’attività della Scuola Edile attraverso stages, ospitando operatori nazareni o inviando tecnici per la formazione in loco), può stabilire relazioni durature tra società sportive delle due città e, analogamente, favorire contatti tra le due comunità culturali. Senza tralasciare gli aspetti legati alle comunità cattoliche.

Nazareth è la più grande città palestinese dello stato di Israele. È la più popolata, con quasi 100.000 abitanti, metà dei quali di religione cattolica. Nazareth è gemellata con Miami, Firenze, Czestochowa. Una delle ultime attività partite dall’Italia riguarda una società di calcio (Milan) che con una donazione ha permesso l’avvio di un reparto nell’ospedale Sacra Famiglia di Nazareth, a condizione che lo stesso fosse aperto a pazienti di tutte le religioni.

Il progetto di un possibile gemellaggio è necessariamente work in progress e dovrà coinvolgere fattivamente le varie realtà socio economiche locali. Saranno loro, iniziando con un primo contatto, ad individuare gli ambiti per lo sviluppo di una relazione con Nazareth: solo dalla società nel suo insieme potrà venire quella spinta data dall’esigenza di favorire l’incontro con una realtà così diversa. L’Amministrazione Comunale di Treviso cercherà di far emergere il giusto ruolo di ogni singolo apporto e i valori profondi che la comunità trevigiana potrà così rappresentare: ognuno con la propria autonomia ma creando una proposta di insieme armonica ed efficace. Nazareth è una rappresentazione simbolica universale di una città che è memoria religiosa: nel corso dei secoli ha anche aggiunto a questo fondamento costitutivo un percorso storico altrettanto importante e significativo per tutto il genere umano.

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