rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Basta negozi sfitti e vetrine vuote: Ca' Sugana lancia il temporary shop

Protocollo di intesa siglato tra Confcommercio, Confedilizia col patrocinio del Comune di Treviso. Sarà possibile affittare spazi per periodi limitati, dai due ai dodici mesi

TREVISO Stop ai negozi sfitti, alle serrande abbassate, ai cartelli “affittasi”, alle vie in degrado, ai quartieri desolati senza vetrine e senza servizi. Da oggi, la battaglia per far riaprire i negozi, per portare nuova occupazione, nuovi servizi, marchi innovativi e pubblico in città e nei quartieri, conta su un’arma istituzionale forte: un protocollo di intesa siglato tra Confcommercio, Confedilizia col patrocinio del Comune di Treviso, che si pone come una buona prassi per la rivitalizzazione della città, replicabile anche in altri territori.
Quattro i punti salienti del protocollo siglato a Cà Sugana alla presenza del Sindaco Manildo: la possibilità della locazione transitoria (la temporary shop, da due a dodici mesi, importante per verificare l’esito delle nuove iniziative e per le attività stagionali), l’impegno rivolto alle autorità locali e regionali per ridurre il peso di tariffe ed imposte nella fase iniziale delle nuove locazioni, l’incentivazione di modelli commerciali innovativi (es. franchising), l’avvio di ogni forma di collaborazione che possa contribuire a sostenere l’esercizio di impresa e la valorizzazione della proprietà.

Chiara la filosofia di fondo: far ripartire l’economia, nella convinzione che è sempre meglio affittare, anche per breve tempo, piuttosto che tenere i locali chiusi e sfitti. L’obiettivo è quello di superare le rigidità della legge 392/78 e di garantire ai giovani ed a tutti coloro che intendono avviare nuove attività la flessibilità necessaria per affrontare e restare nel mercato.

“Una serranda abbassata- afferma il presidente di Confcommercio Renato Salvadori- può cambiare il destino di una via o di un quartiere, mentre ogni nuova apertura porta economia, occupazione, coesione sociale, qualità della vita. Con questo protocollo- che si aggiunge a quello firmato pochi giorni fa con l’Anci e col Comune stesso – Confcommercio ribadisce il proprio impegno concreto nella realizzazione di politiche urbane volte alla rivitalizzazione delle città ed alla riqualificazione commerciale. Dopo gli anni pesanti della crisi, è ora necessario sostenere l’inizio della ripresa con strumenti concreti di rilancio. Questo protocollo crea un filo diretto tra le parti, sbloccando di fatto una situazione ingessata da decenni.”

Soddisfatto il presidente di Confedilizia Treviso Marcello Furlan che dichiara come:“l' intesa oggi raggiunta con Confcommercio Treviso, che ha lo scopo primario di rilanciare sul mercato immobiliare unità commerciali sfitte, anche da diversi anni, che concorrono sia all'impoverimento e al degrado dei nostri centri abitati, sia alla paralisi delle attività stesse. Ci attiveremo affinché iniziative come la nostra vengano intraprese nei Comuni della Marca e nell'intero territorio Nazionale, sollecitando il Governo a modificare una legge obsoleta non riflettente e non rispettante le attuali esigenze del mercato immobiliare, che necessitano di una ripresa economica dell'intero Paese . In questo periodo di grave crisi il commercio è destinato a mutare di continuo e non può essere vincolato da una contrattualistica che obbliga le parti a far perdurare un rapporto di locazione per dodici anni, durante i quali può veramente, e si è già constatato, cambiare lo scenario immobiliare. Rivolgo un ringraziamento particolare all’Amministrazione Comunale di Treviso, nella persona del Sindaco, che ha pienamente condiviso l’evento e che si è fatta promotrice del rilancio delle attività commerciali in centro storico, nonché -naturalmente- al Presidente di Confcommercio Treviso".

"Questa mattina ci dotiamo di uno strumento concreto per illuminare di nuovo le vetrine delle attività commerciali. Un obiettivo che ci siamo posti e per il quale stiamo lavorando da tempo – dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – i dati che emergono dall’indagine condotta nell’ambito di Urbecom, il distretto del commercio, ci mostrano segnali positivi. In poco meno di un anno il saldo delle nuove attività è stato del 9,7 per cento in più: tradotto si tratta di circa una settantina di negozi. Per facilitare questo processo l’amministrazione comunale ha dato vita ad una nuova sinergia tra i soggetti coinvolti per agevolare il più possibile l’affitto in particolare di locali chiusi o sfitti da tempo. Un’azione che si aggiunge alle tante cose fatte in questi tre anni di mandato per rilanciare il nostro centro storico, dagli eventi stagionali come Treviso Fior di Città, che si è chiuso anche quest’anno con un grande successo di pubblico, fino alla rigenerazione delle piazze e al rinascimento culturale che sta portando a Treviso nuova vita e tanto turismo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Basta negozi sfitti e vetrine vuote: Ca' Sugana lancia il temporary shop

TrevisoToday è in caricamento