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Cronaca

Occulta il cadavere del figlio in casa e incassa la pensione di invalidità, 73enne verso il patteggiamento

Giovanna Di Taranto, originaria di Milano ma residente in Via Castellana a Treviso, per un nove mesi aveva continuato a incassare il trattamento previdenziale di Vittorio Chies, disabile dalla nascita che nel frattempo era deceduto. I resti dell'uomo, ormai mummificati, erano stati lasciati adagiati sul letto e abbandonati alla decomposizione

Avrebbe nascosto la morte del figlio per intascare i soldi del trattamento pensionistico. Sono queste le accuse da cui deve difendersi Giovanna Di Taranto, la 73enne,  originaria di Milano ma residente in Via Castellana a Treviso  che per un nove mesi aveva continuato a incassare la pensione di invalidità di 900 di Vittorio Chies, il figlio disabile dalla nascita che nel frattempo era deceduto. Il cadavere dell'uomo, ormai mummificato, era stato lasciato adagiato a letto e abbandonato alla decomposizione.

La Di Taranto è comparsa oggi di fronte al gup Gianluigi Zulian per l'udienza preliminare in cui, difesa dall'avvocato Cristiana Polesel, dovrà rispondere di occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato. La 73enne ha comunque intenzione di risarcire l'Inps del "maltolto", somma che l'istituto di previdenza (che aveva già chiuso la pratica chiedendo i soldi alla pensionata) ha calcolato in 5 mila euro. Il giudice per l'udienza preliminare ha quindi aggiornato l'udienza al prossimo 22 dicembre per il saldo della cifra che, una volta pagata, dovrebbe consentire alla Di Taranto di poter patteggiare.

La raccapricciante scoperta del corpo, in condizioni di avanzatissima decomposizione, era stata fatta dagli agenti della polizia di Treviso nel 2019 che intervennero su richiesta della figlia dell’anziana Quest'ultima, che vive a Milano, era preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto - sollecitata anche dall'amministratore del condominio che riceveva lamentele dei residenti per cattivi odori provenienti dall'appartamento - con la madre che era stata lasciata, da tempo, sola a seguire il figlio disabile. I poliziotti, entrati in casa, avevano trovato oltre al cadavere del 50enne, la donna  in stato confusionale e un'abitazione ridotta oramai ad una discarica di rifiuti ed escrementi.

Ma le indagini della squadra mobile di Treviso hanno portato alla luce un'altra drammatica verità: la 73enne, dopo la morte del figlio, aveva in realtà continuato a ritirare personalmente, grazie ad un'apposita delega,  l'assegno di 900 euro che era stato concesso al figlio come pensione di invalidità. In tutto si presume che l'anziana, ora residente a Milano con la figlia, abbia intascato fino a 9mila euro senza averne alcun diritto.

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