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Cronaca

Finisce in tribunale la guerra fra medici per una operazione al seno

Denunciato per diffamazione e calunnia un chirurgo estetico di Treviso che aveva segnalato all'ordine due colleghi, responsabili a suo dire di avere inventato una perizia legale per metterlo in difficoltà

«Supponenti e rancorosi, impreparati e anacronistici». Sono queste alcune delle frasi, non propriamente lusinghiere, utilizzate da A.D.V,  64enne medico specializzato in chirurgia estetica di Treviso, nel presentare, nel 2017,un esposto all'ordine dei medici di Pordenone e Venezia a carico dei dottori Bruno Da Re Camilot e Antonello Cirnelli. Il motivo? Una perizia che i due sanitari avevano effettuato relativamente ad una causa civile intentata da una donna contro un altro medico che l'aveva precedentemente sottoposta ad un intervento per rendere il seno più grande. 

La paziente, non essendo soddisfatta del risultato della prima operazione e dopo aver citato in sede civilie il primo chirurgo (il suo avvocato è la moglie di A.D.V) si era rivolta proprio al chirurgo trevigiano per sistemare quelle che le sembravano evidenti imperfezioni. Così si sottopose ad un nuovo intervento 40 giorni dopo. Ma nella perizia legale Cirnelli e Da Re Camilot erano giunti alla conclusione che la prima operazione era stata più che soddisfacente, trovando invece da "ridire" sulla seconda occasione che la donna si era sottoposta al bisturi operatorio. Bruno Da Re Camilot e Antonello Cirnelli (consulente peraltro molto utilizzato dalle Procure del Veneto) non hanno proprio gradito i commenti di A.D.V., che è stato trascinato in tribunale con l'accusa di diffamazione e calunnia.

«Impreparati, le loro affermazioni sono anacronistiche» aveva scrtto all'ordine dei medici l'imputato, che nel suo esposto continuava affermando che «i medici in questione hanno fotografato la paziente con il busto inclinato di lato in modo da poter dimostrare che il mio intervento aveva reso le areole assimetriche. Quella perizia è falsa».

E' stata proprio questa ultima affermazione a fare sì che De Re Camilot e Cirnelli intentassero una causa penale. Oltre al fatto che dalle carte sarebbe emerso il pagamento dell'operazione pari a 15 mila euro, che però A.D.V. sosteneva di non aver mai chiesto dal momento che la donna faceva anche da modella per le sue dimostrazioni mediche e quindi tutta l'operazione sarebbe stata un regalo.

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