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Cronaca

Vende on line pellet a prezzi stracciati, era una truffa: trevigiano condannato

Secondo le indagini un 40enne di Montebelluna chiedeva il pagamento in anticipo, importi da qualche centinaio di euro, su conti collegati a diverse carte prepagate che aveva aperto in alcuni uffici postali tra cui quelli di Giavera e Spresiano

Occhio all'affare, soprattutto se si tratta di pellets, il combustibile per le stufe sempre più diffuse nelle nostre case. Dietro all'affare di sacchi e sacchi di scarti di legname pressato a prezzi stracciati si annida infatti il rischio della truffa. Come capitato a decine di utenti sparsi un po' per tutta Italia, fregati da un montebellunese 40enne che ieri è stato condannato a Treviso a un anno e cinque mesi di reclusione per 11 colpi messi a segno su alcuni siti di compravendita online tra privati. Oltre settemila euro il bottino raccolto in oltre un anno di attività, tra il gennaio del 2015 e il febbraio del 2016.

L'uomo, che ha precedenti penali sempre per truffa, metteva annunci proponendo materiali per l'edilizia e automobili ma la sua specialità erano i bancali di pellets. Veri e propri affari, prezzi da saldo di fine stagione che hanno ingolosito tanta gente rimasta però a bocca asciutta. Secondo le indagini in alcuni casi chiedeva il pagamento in anticipo, importi da qualche centinaio di euro, su conti collegati a diverse carte prepagate che aveva aperto in alcuni uffici postali della Provincia tra cui quelli di Giavera e Spresiano. Riceveva i soldi ma la merce non arrivava mai.

Quando invece l'articolo era più costoso, ad esempio come nel caso di tre macchine per le quali aveva messo inserzioni di vendita, si "accontentava" di farsi bonificare solo un acconto. Ricevuto il denaro immancabilmente spariva. Tutte delle autentiche "sole". Quando gli inquirenti si sono messi sulle tracce del "truffatore del pellets" non è stato difficile risalire all'identità dell'uomo, beccato grazie alla tracciatura dei conti correnti su cui chiedeva il bonifico, appoggiati a diverse carte prepagate che il 40enne aveva attivato presso alcuni uffici postali della marca.

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