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Pio X di Treviso: presentati agli studenti trenta percorsi per i crediti formativi di orientamento

TREVISO La grande macchina di inserimenti in azienda e di percorsi formativi si è messa in moto al Collegio Pio X. All’alternanza scuola lavoro e ai crediti formativi orientamento, noti come CFO, gli studenti dei licei devono infatti dare 200 ore nel triennio. I rapporti con le aziende sono stati avviati l’anno scorso, l’altra mattina sono stati invece presentanti a tutte le classi delle Superiori i percorsi che il Pio X ha organizzato al proprio interno. Si tratta di attività che, per un massimo di 120 ore nel triennio, sono scontate dal totale di 200. “Nell’ottica dell’alternanza scuola lavoro”, ha detto il rettore mons. Lucio Bonomo, “queste attività sono equivalenti a quelle offerte dalle aziende. I nostri docenti hanno compiuto un grande sforzo di didattica e di immaginazione per coprire tutte le aree che possono essere utili e interessanti per gli studenti. Tra i tutor ci sono insegnanti del collegio ma anche professionisti esterni”.

Questi e quelli si sono distribuiti poi in vari punti del collegio, in ‘sportelli’ o stand allestiti provvisoriamente, visitati dagli studenti per conoscere le singole offerte. “E’ stata una giornata dedicata all’orientamento”, ha commentato il rettore, “perché già la scelta di un percorso al posto di un altro porta a galla aspettative e vissuto dello studente, al quale viene proposto di sperimentare discipline nuove per conoscere se stesso e le opzioni del mondo del lavoro. Spesso questi percorsi, una volta accolti, danno motivo al giovane di scoprire che quella strada non gli è congeniale come appariva vista da fuori o accolta per sentito dire. Sono casi particolari, ma rivelano l’importanza dell’orientamento avviato fin dal triennio”.

Sono trenta i percorsi proposti dal Pio X, tra i quali, per esempio, la creazione di web mappe con un esperto di una società multinazionale presente con una sede in città, la matematica creativa, musica, teatro, lingue, graphic designer o vita di bottega artigiana. Sono invece 91 le aziende che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare studenti nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, contattate e selezionate da un gruppo di persone composto da docenti ed ex-allievi imprenditori. “Il legame tra la scuola e chi l’ha frequentata negli anni o decenni passati è molto forte”, ha detto mons. Bonomo, “e in questi anni si è strutturato in borse di studio, collaborazione a vari livelli ed in particolare nell’essere o nel proporre aziende disposte ad accogliere, per l’alternanza, i nostri studenti”.

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