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Cronaca

Latitante si nascondeva nella periferia di Treviso, stanato dalla squadra mobile

Malvivente albanese cerca di evitare le manette cambiando il cognome con quello della madre. Nel 2009 venne arrestato per sfruttamento della prostituzione e per possesso di una pistola

TREVISO Rintracciato e arrestato dalla squadra mobile di Treviso, all'interno di un'abitazione nell’immediata periferia di Treviso, un cittadino albanese, destinatario di un provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone.  Lo straniero, per evitare le manette, aveva esibito ai poliziotti un passaporto autentico rilasciato dalle autorità albanesi riportanti i dati anagrafici della madre cosi come previsto dalla normativa dello stato di appartenenza che consente di ottenere nuovi documenti con il cognome della madre. Ma altri accertamenti hanno permesso di individuare la sua vera identità. L'uomo si trova ora in carcere

Lo stesso  già nel nell’ottobre del 2009 era stato tratto in arrestato per sfruttamento della prostituzione e possesso di armi. In quell’occasione il balcanico era stato trovato con una pistola semiautomatica Zavasta con 5 proiettili inseriti nel caricatore che aveva utilizzato qualche mese prima del suo arresto a Mogliano Veneto esplodendo 3 colpi nei confronti di un connazionale per compiere un atto di intimidazione nell’ambito di un regolamento di conti per un vasto traffico di cocaina. 

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