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Martedì, 30 Maggio 2023
Cronaca

Studentessa rapinata in bici, il 44enne al giudice: «Volevo solo aiutarla»

Mirco Tonetto, un pregiudicato residente a Treviso, si difende di fronte al gip: «Ci siamo sfiorati e la ragazza è caduta. Io mi sono fermato per restare soccorso perché era finita a terra e sembrava ferita. Ma non c'è stato nessun tentativo di rapina»

«Ma quale rapina, io sono solo sceso dalla bici solo per aiutarla». Mirco Tonetto, 44enne trevigiano con precedenti per droga, ha risposto al giudice durante l'interrogatorio seguito alla convalida del suo arresto, avvenuto venerdì scorso 16 aprile. L'uomo, che vive di lavori saltuari e abita all'interno di una roulotte di sua proprietà da quando un anno e mezzo fa è uscito dal carcere, è accusato della rapina aggravata ai danni di una giovane di 16 anni, una studentessa che stava rientrando da scuola.

Tonetto avrebbe incrociato in bicicletta la studentessa 16enne che, sempre in bici, stava andando verso l’incrocio delle Stiore per tornare a casa, lungo la pista ciclabile che dalla Feltrina va verso direzione Monigo. L’uomo, con un gesto repentino, avrebbe spinto la giovane facendola cadere a terra. Poi ha appoggiato la bicicletta sulla rete che delimita il parcheggio di una tappezzeria e ha soccorso la ragazza ma in realtà i suoi intenti sarebbero stati diversi: facendo finta di darle una mano a rialzarsi avrebbe iniziato a strattonarla per cercare di sfilarle la borsa che portava a tracolla.  La 16enne è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Se l’è cavata soltanto con qualche contusione e un paio di escoriazioni giudicate guaribili in una manciata di giorni.

«Ci siamo sfiorati - ha raccontato Tonetto al gip Marco Biagetti, assistito dal suo legale, l'avvocato Giuseppe Muzzupappa - e la ragazza è caduta. Io mi sono fermato per restare soccorso perché era finita a terra e sembrava ferita. Ma non c'è stato nessun tentativo di rapina, non ho messo le mani dentro alla borsa, non avevo motivo». Il gip, convalidato l'arresto, è ora in riserva sulla misura cautelare. Dopo che è stato fermato dai carabinieri il 44enne è stato infatti portato nel penitenziario di S. Bona, a Treviso.

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