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Cronaca

Rapinano uno studente in via Roma, tre giovani fermati dai carabinieri

Il fatto è avvenuto ieri mattina, mercoledì 16 febbraio, a Treviso. La vittima, un ragazzo 18enne di Casier, è stato trascinato lungo il sottopasso ferroviario e costretto a consegnare il proprio portafoglio. Due degli aggressori sono minorenni, il terzo, J.A.M. residente a Tarzo, è comparso oggi di fronte al giudice per il processo per direttissima

«Stai zitto e tranquillo altrimenti sei morto». Momenti di terrore ieri, mercoledì 16 febbraio, per un 18nne, vittima di un tentativo di rapina in Via Roma a Treviso. Erano le 11,45 quando il ragazzo, P.D.P., residente a Casier, stava per prendere l'autobus dopo una mattinata di lezione presso un istituto scolastico del centro che si occupa del recupero di anni persi; si trovava all'altezza del sottopasso della stazione quando è stato avvicinato da alcuni giovani, di cui due sono risultati essere minorenni, che gli avrebbero chiesto 5 euro. Alla risposta del giovane, che sosteneva di non avere soldi con sé, gli aggressori lo avrebbero costretto a seguirli nel sottopasso. «Adesso facci vedere quanti soldi hai nel portafogli». Una volta consegnato il portamonete i due (mentre il terozo faceva da palo all'ingresso del sottopoasso) avrebbero verificato risultava vuoto e glielo hanno riconsegnato. Il 18enne ha quindi chiamato i carabinieri che, intervenuti sul posto, hanno identificato e fermato i tre rapinatori mentre stavano prendendo un treno diretto a Vittorio Veneto.

Per questi fatti J.A.M, un ragazzo di 18anni residente a Tarzo, è stato arrestato con l'accusa di tentata rapina. Il giovane, finito in manette con gli altri due complici (denunciati ma rilasciati subito dopo) si è presentato questa mattina, giovedì 17 febbraio, per il processo per direttissima, difeso dall'avvocato Anna Baggio. Convalidato l'arresto J.A.M., per il quale sono stati chiesti termini a difesa al 7 giugno del 2022 e che probabilmente usufruirà di un patteggiamento essendo incensurato, è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Secondo le indagini il ragazzo sarebbe stato comunque soltanto presente al tentativo di rapina. «Si sono avvicinati - spiega la vittima - chiedendomi alcuni euro. Al mio rifiuto mi hanno preso per il giubbetto e costretto a scendere lungo il sottopasso. Non ho chiesto aiuto perché, francamente, avevo paura che tirassero fuori un coltello. Non mi sarei mai aspettato di essere oggetto di una rapina in pieno giorno, ma ormai via Roma è diventata come il Far West».

Gli altri due giovani, entrambi di origine straniera, saranno sottoposti a procedimento dalla Procura dei Minorei.

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