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Cronaca

A processo per stalking racconta la sua verità: «Picchiata perchè facevo domande»

Sabrina Buran esce allo scoperto e racconta le presunte violenze subite dell'ex assessore provinciale Mirko Lorenzon che l'ha a sua volta denunciata. Le foto choc del volto tumefatto

Alla fine Sabrina Buran, la 40enne che ha denunciato per maltrattamenti e lesioni l'ex assessore provinciale Mirko Lorenzon che a sua volta l'ha querelata per stalking (indagine approdata al processo che è in corso in questi giorni), ha deciso di uscire allo scoperto per raccontare la "sua" verità. Lo ha fatto in una conferenza stampa stamattina, mercoledì, assistita dal legale, l'avvocato Michela Sabatini, mostrando le foto del presunto pestaggio subito ad opera di Lorenzon a fine gennaio 2018, mostrando i referti medici (che parlano di una frattura alle costole e vaste e numerose ecchimosi), spiegando che Lorenzon l'avrebbe picchiata "perché facevo delle domande e volevo riappropriarmi di cose che avevo lasciato nella sua abitazione".

«Ma l'episodio di fine gennaio per cui l'ho denunciato - ha spiegato - è avvenuto in occasione di una mia visita a casa sua, da cui, finita la relazione, mi ero allontanata. Volevo a tutti i costi farmi ridare alcune cose personali, il cane (che Lorenzon avrebbe cercato di trattenere) e per chiedere la restituzione di almeno una parte dei soldi che gli avevo dato, perché al tempo lui non lavorava e l'ho mantenuto io». La Buran ammette alcuni degli episodi per cui è stata denunciata da Lorenzon. «Ero sconvolta ma quei tentativi di entrare a casa sua erano finalizzati a farmi dare indietro le mie cose. Non l'ho mai minacciato con il coltello - ha precisato - quell'episodio di cui parla lui ha che fare con un tentativo di difendermi e tenerlo lontano quando mi voleva picchiare».

La donna parla anche degli episodi di autolesionismo. «Gli dicevo: smettila di farmi del male, ti prego smettila, altrimenti me ne faccio io e davvero, non so più come fermarti, smettila. La storia dell'ospedale, delle visite  per il tumore è una sua invenzione. Ci sono state delle volte in cui mi facevo accompagnare, è vero, ma era un modo per stare fuori casa perché nell'ultimo periodo della relazione lui mi teneva chiusa dentro e potevo uscire solo accompagnata da lui». Ma è giallo sulla testimonianza di un giovane romeno che, ai carabinieri, avrebbe prima raccontato di aver assistito all'ultimo dei pestaggi, quello per cui la Buran si sarebbe recata al pronto soccorso, e che poi ha ritrattato tutto. «Mi ha detto lei di riferire queste cose»: ha spiegato incalzato dagli inquirenti poco convinti della storia. Un passo indietro che ha convinto il pubblico ministero Massimo Zampicini a chiedere l'archiviazione del fascicolo a carico di Lorenzon per maltrattamenti e molestie. Decisione contro cui ha fatto opposizione il legale della 40enne. «Ci sono troppi punti oscuri in questa vicenda complessa - ha detto l'avvocato Michela Sabatini - chiediamo che i fatti vengano chiariti a dibattimento».

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