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Cronaca San Zeno

San Zeno e cavalcavia: nonostante le promesse, i miglioramenti non arrivano

La lettera di Davide Visentin, portavoce dell'associazione "Prima i Trevigiani"

TREVISO Un altro mese di cantiere per la sistemazione della zona del cavalcavia di San Zeno. Questo è quanto annunciato dalla giunta un paio di giorni fa. Peccato che i lavori, secondo quanto dichiarato all’inizio dovevano terminare entro metà ottobre. Ora siamo a dicembre e la fine dei lavori è stata prorogata di altri 30 giorni, stiamo parlando quindi di 3 mesi di ritardo da quanto previsto inizialmente. Ma questa amministrazione comunale ha ormai abituato i trevigiani ai ritardi nei lavori pubblici, con conseguenti problemi per tutti, residenti e commercianti in primis. Un quartiere, quello di San Zeno, tra i peggiori del comune, troppo spesso dimenticato dalla giunta, che alle varie riunioni, alle quali ho partecipato anche io, ha sempre fatto promesse di intervenire sulle criticità, poi puntualmente disattese.

Molte sono state le richieste avanzate da residenti e commercianti del quartiere, cito su tutti Gerardo Schettino, che si è reso portavoce del quartiere nei confronti della giunta. Ne cito alcune: è stato richiesto di potenziare il sistema di illuminazione della zona cavalcavia, che di sera, vista anche la scarsa illuminazione, non è uno dei migliori posti da frequentare; è stata richiesta l’installazione di un sistema di videosorveglianza, cosa fatta, ma nessuno sa se sia in funzione o meno, visto che molte telecamere installate in città risultano non funzionanti da parecchio tempo; è stato chiesto di mettere un freno ai cosiddetti “eco furbi” che lasciavano continuamente sacchi di spazzatura sotto al cavalcavia, anche questo è stato fatto, per un mese forse, poi è stato lasciato perdere tutto ed ora la spazzatura abbandonata abbonda, e qui Grigoletto, il vice sindaco, si era preso i meriti di aver sistemato il problema; un’altra richiesta avanzata all’assessore Michielan era quella di segnalare meglio il passaggio pedonale ai piedi del cavalcavia, anche semplicemente rifacendo le strisce con dei colori più accesi, visto che li è praticamente impossibile attraversare la strada per i pedoni, ma anche qui nessuna risposta.

A questo va aggiunto il fatto che la maggior parte dei parcheggi che verranno ricavati con i lavori che stanno attualmente facendo, saranno destinati alle Ferrovie per consentire il parcheggio ai loro dipendenti. Quindi i cittadini trevigiani stanno pagando con 400mila euro propri, un lavoro per una società privata, e non per un servizio a beneficio di tutti. I restanti parcheggi invece verranno lasciati gratuiti, con la modalità disco orario, creando dei veri e propri garage a cielo aperto, visto che i pendolari che prendono il treno la mattina per andare a lavoro, lasceranno li le macchine tutto il giorno senza perciò garantire il riciclo utile ai commercianti della zona per poter lavorare. Va ricordato che la loro richiesta era stata quella di poter avere i parcheggi a strisce blu con delle tariffe agevolate o con dei piccoli abbonamenti in modo da avere i parcheggi liberi per i loro clienti.

Il comitato di cittadini che io rappresento, e cioè il comitato Prima i Trevigiani, in costante rapporto con Gerardo Schettino e gli altri residenti e commercianti del quartiere, tiene da più di un anno sotto controllo la situazione, facendo anche varie segnalazioni alla giunta, sempre però senza ricevere risposta. Ora mi aspetto in breve tempo una risposta, che corrisponda a realtà, di quanto vuole fare l’attuale amministrazione per risolvere tutte queste criticità che presenta San Zeno, ed a nome del comitato invito il Sindaco e la sua giunta ad un altro incontro in quartiere per poter ascoltare le voci dei cittadini che realmente sono toccati da questi problemi, aspettandoci però questa volta soluzioni e non false promesse, perché il tempo passa ed i trevigiani hanno ormai perso la pazienza e la speranza di vedere un miglioramento della loro città. Invito infine il Sindaco Manildo a non guardare solo il centro storico, ma di stare vicino ai residenti dei quartieri, vera linfa vitale per tutto il Comune di Treviso.

Davide Visentin, presidente del comitato "Prima i trevigiani"

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