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Cronaca

«Non sto soffrendo. Io sto lottando»: così nel necrologio, fissati i funerali di Sara

La modella 26enne è morta lo scorso 24 giugno a causa di un'overdose di sostanze stupefacenti. L'ultimo saluto si svolgerà sabato 16 luglio, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Treviso. Sulla tragedia i carabinieri continuano le indagini per idenficare il pusher che ha venduto le dosi di droga che sono risultate fatali alla donna

«Non sto soffrendo. Io sto lottando. Sto lottando per rimanere parte della vita. Per restare in contatto con quella che ero una volta. Così, vivi il momento, è quello che mi dico. E' davvero tutto quello che posso fare, vivere il momento». Queste frasi sono di Sara Pegoraro, la 26enne modella trevigiana morta lo scorso 24 giugno a causa di una fatale overdose di droghe che hanno fermato per sempre il suo cuore. Parole di dolore e speranza quelle della ragazza, scelte dalla sua famiglia per il necrologio con cui è stato annunciato l'ultimo saluto a Sara. Il funerale si terrà sabato 16 luglio, alle 10.30, presso la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, a Treviso.

Sulle ultime ore di Sara e la sua tragica fine i carabinieri stanno ancora svolgendo approfondimenti per scoprire chi sia stato il pusher che ha ceduto alla 26enne le dosi che le sono state letali, come confermato dall'autopsia che è stata svolta qualche giorno fa. A finire indagata anche una psichiatra dell'Uls 2 cche aveva in cura la 26enne; la Procura ha aperto un fascicolo d'inchiesta a suo carico con l'accusa di una condotta colposa nell'esercizio della sua professione. Sara sarebbe stata visitata dalla donna il giorno antecedente a quello della sua tragica fine.

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